Missouri

Ti devo parlare
Ho un figlio e va in terza elementare
E ho finito il filo interdentale
Cos'ho tra gli incisivi?
Non è che non ti fidi ad entrare?

Curvavo la schiena studiando diritto
Con il conto trafitto, affetto dall'effetto dell'affitto
I vicini hanno un quadro enorme del Cristo che sconfigge Mefisto
Perché mentre fa questo guarda me fisso?
Che sono scalzo sul parquet, Fred Flinstone
Con in mano una lastra e nell'altra un caffè freddissimo
Contento di non avere l'ernia del disco
Sento nonna per le due come previsto

0932 come prefisso e la chiamata dura il tempo di un fischio
Quasi un pit stop, visto che il giorno sto sveglio, con l'asterisco
Chiamo una collega al volo che ha il riassunto già scritto
E in più rammento in questa Milano
Che è tutta aperitivi, app per incontri e butta dentro
Essere single ed al punto di chiedere appunti
Per l'appunto suona come chiedere un appuntamento

Così lo ottengo, ci vediamo ad un evento
Dove vendono indumenti usati al doppio del prezzo
E le ragazze li prendono per il senso complesso
Di vestirsi tutte quante allo stesso modo diverso
Ci incontriamo, palla al centro
Al primo accenno mi chiede da dove vengo anche se l'ha capito dall'accento
Non abbiamo parlato mai per tutto questo tempo
È meglio, sai, non si litiga in silenzio

E mi dici che vuoi entrare in politica e hai l'attico in centro
Io rispondo che non mi lamento
Ma in realtà ha solo due camere il mio appartamento
Beh, magari dentro puoi sentirti in Parlamento

Ti devo parlare
Ho un figlio e va in terza elementare
E ho finito il filo interdentale
Cos'ho tra gli incisivi?
Non è che non ti fidi ad entrare?

E siamo in fila da due ore intere, della serie
Che oggi tutto il mondo ha preso un giorno di ferie
E dico che la cosa è perfino paradossale
Che in natura la coda sta alla fine delle fiere
Lei non capisce bene, ma ride per farmi un piacere o forse per farmi tacere
La comicità non sarà il mio mestiere e con le buone maniere
Volge la conversazione verso nuove materie

Tipo che ha cambiato cassa di risparmio e bancomat
Ed ha uno scafo col titanio ordinato da Amsterdam
So poco dell'uno e dell'altra
Solo che se entrano liquidi e piangi sei in barca, se godi sei in banca
Se invece provi entrambi si tratta di gravidanza e io i figli li tengo a distanza
Ma che te lo dico a fare, sembri pazza
A parlare ancora in fissa di un cantante indie solista con il nome al plurale

Che bravo, che gesto trasversale
Poi alla fine è musica banale con parole ricercate
E anche se il ristorante ha le finestre sul mare
Questo piatto di minestra non diventa caviale e sì
Parole dette male, vuoi che io le misuri
Tu non lasciarmi andare, rivediamoci in uni
Cambia il paesaggio al tuo passaggio da quando indossi i jeans scuri
Con te, con te Missori sembra il Missouri

Ti devo parlare
Ho un figlio e va in terza elementare
E ho finito il filo interdentale
Cos'ho tra gli incisivi?
Non è che non ti fidi ad entrare?

(The next station is Victoria)
(Change for the Victoria Line, National Rail Services and Victoria Coach Station)
(Please mind the gap between the train and the platform)



Credits
Writer(s): Paolo Paone
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