Rapplanet
Rapplanet, genesi planetare
Impulso vitale il cui principio era il verbo
Rapplanet, un suono ancestrale
Si propaga dalla superficie fino all' interno
Rapplanet, la linfa scuote il midollo
E non esiste gravità che ne ostacoli il decollo
Sfocia nell assoluto e trascende le masse
Rapplanet, è ciò che origina dalle casse
Muto, ammasso roccioso, sputo, una goccia
Persa nel vuoto in un eco d'aiuto, aiuto
Madre di Newton, ora in un limbo, aiuto
Figlia del suo stesso rifiuto
La scruto, e gli occhi si perdono tra i suoi canyon
E pare sospiri mentre li chiudo
È un cervello positronico a controllare i sistemi
Che fungono da equipaggio alla struttura intera
È un attimo che segna la transizione di un' era
E la spia del rilevatore me ne da la conferma
Spingo un tasto ed esco dalla zona di controllo
E l'aria si fa più calda attraversando l' atmosfera
Riassumo gli elementi e mi preparo all' atterraggio
Un messaggero, e un messaggio senza risposta
Destinato ai progettisti di ogni mio ingranaggio
La vita stessa è l esito del mio viaggio
Atterro, su di un promontorio in mezzo al deserto
Osservo, edifici di pietra in quest' inferno
Levigati dal vento, testimoni di un tempo e pilastri di ciò che fu
Tutto si fa fermo
Scendo, sotto si stende un pavimento rosso
Sfumato a tratti da ammassi di frammenti d'osso
I miei passi riecheggiano sul suo dorso
Sollevando la polvere nera da cui è percorso
Una città, sì, ecco come la chiamavano
Le forme di vita primitiva che la abitavano
Hanno capito tardi che il denaro non si semina
E che la vita vera sta nei palmi di chi si abbevera
Dipingo, spirali elicoidali doppie
A coppie in un fluido e le mischio dentro un cilindro
È biblico, è ciclico, libero il liquido al suolo
DNA dell' effimero piccolo uomo
Rapplanet, genesi planetare
Impulso vitale il cui principio era il verbo
Rapplanet, un suono ancestrale
Si propaga dalla superficie fino all' interno
Rapplanet, la linfa scuote il midollo
E non esiste gravità che ne ostacoli il decollo
Sfocia nell assoluto e trascende le masse
Rapplanet, è ciò che origina dalle casse
Impulso vitale il cui principio era il verbo
Rapplanet, un suono ancestrale
Si propaga dalla superficie fino all' interno
Rapplanet, la linfa scuote il midollo
E non esiste gravità che ne ostacoli il decollo
Sfocia nell assoluto e trascende le masse
Rapplanet, è ciò che origina dalle casse
Muto, ammasso roccioso, sputo, una goccia
Persa nel vuoto in un eco d'aiuto, aiuto
Madre di Newton, ora in un limbo, aiuto
Figlia del suo stesso rifiuto
La scruto, e gli occhi si perdono tra i suoi canyon
E pare sospiri mentre li chiudo
È un cervello positronico a controllare i sistemi
Che fungono da equipaggio alla struttura intera
È un attimo che segna la transizione di un' era
E la spia del rilevatore me ne da la conferma
Spingo un tasto ed esco dalla zona di controllo
E l'aria si fa più calda attraversando l' atmosfera
Riassumo gli elementi e mi preparo all' atterraggio
Un messaggero, e un messaggio senza risposta
Destinato ai progettisti di ogni mio ingranaggio
La vita stessa è l esito del mio viaggio
Atterro, su di un promontorio in mezzo al deserto
Osservo, edifici di pietra in quest' inferno
Levigati dal vento, testimoni di un tempo e pilastri di ciò che fu
Tutto si fa fermo
Scendo, sotto si stende un pavimento rosso
Sfumato a tratti da ammassi di frammenti d'osso
I miei passi riecheggiano sul suo dorso
Sollevando la polvere nera da cui è percorso
Una città, sì, ecco come la chiamavano
Le forme di vita primitiva che la abitavano
Hanno capito tardi che il denaro non si semina
E che la vita vera sta nei palmi di chi si abbevera
Dipingo, spirali elicoidali doppie
A coppie in un fluido e le mischio dentro un cilindro
È biblico, è ciclico, libero il liquido al suolo
DNA dell' effimero piccolo uomo
Rapplanet, genesi planetare
Impulso vitale il cui principio era il verbo
Rapplanet, un suono ancestrale
Si propaga dalla superficie fino all' interno
Rapplanet, la linfa scuote il midollo
E non esiste gravità che ne ostacoli il decollo
Sfocia nell assoluto e trascende le masse
Rapplanet, è ciò che origina dalle casse
Credits
Writer(s): Gianmaria Mercurio
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