Carillon (feat. Roy Paci)
Ho così tanti pensieri che non so più dove metterli
E ho rime più annodate dei ricci se non li pettini
Quando passi dalla mia finestra avvertimi
Portati i miei vizi vai in vacanza e divertiti
Nella testa mi risuonano concetti
Concetti di cui non essere mai certi
E la notte fai certi sogni deserti
Cosa non farei per non vederti
Respiro e divento il mio centro di gravità, è una novità
Vicino al momento in cui sento un violento complesso di vanità
Ammiro il successo lo attiro a me stesso anche se non so come si fa
E se non so come l'invento ricerco l'intento e già sono a metà
Carico, quest'animo in un mondo in preda al panico
E ballo come fossi dentro ad un carillon
E giro nel disordine, restando fermo immobile, anche no
E sono libero solo se considero
Di smussare gli angoli di quando mi limito ad essere cinico
Ma quando sono in bilico, non scivolo
Se non ascolto più quello che dicono
Manifesto tutto quello che desidero
Resto nel mio lido illuminato come Diderot
Ma non mi ritirerò, riderò
Ogni sforzo è minimo, se rafforzo lo spirito
Respiro e divento il mio centro di gravità, la mia verità
Arrivo all'interno sapendo che quello che so un giorno sparirà
Aspiro al successo lo attiro per questo tocchiamo alla fatalità
Addestro il passare del tempo, rifiuto l'eccesso di banalità
Carico, quest'animo in un mondo in preda al panico
E ballo come fossi dentro ad un carillon
E giro nel disordine, restando fermo immobile, anche no
Carico pendente senza aver commesso il fatto
Mi ritrovo a faticare in un percorso anfratto
Le solite menate di quei haters antichi, pedanti
Sociopatici avvizziti
Le giornate mi scorrono in fretta
Dovendo pensare a una loro sconfitta
Ma il mio umore bagnato da un fiume
Di suoni e colori che stanno in soffitta
Ma quando arrivi tu, e mi ributti giù
Faccio fatica a resettarmi con le mie virtù
E' metilene blu, una soffiata in più
Così facendo tu dai un calcio a tutti i miei tabù
Allora sai che ti dico guardandoti dritto con gli occhi di bracia
Io Caronte, tu anima nera, di nuvole il vuoto risulta più
Carico, quest'animo in un mondo in preda al panico
E ballo come fossi dentro ad un carillon
E giro nel disordine, restando fermo immobile, anche no
Carico, quest'animo in un mondo in preda al panico
E ballo come fossi dentro ad un carillon
E giro nel disordine, restando fermo immobile, anche no
E ho rime più annodate dei ricci se non li pettini
Quando passi dalla mia finestra avvertimi
Portati i miei vizi vai in vacanza e divertiti
Nella testa mi risuonano concetti
Concetti di cui non essere mai certi
E la notte fai certi sogni deserti
Cosa non farei per non vederti
Respiro e divento il mio centro di gravità, è una novità
Vicino al momento in cui sento un violento complesso di vanità
Ammiro il successo lo attiro a me stesso anche se non so come si fa
E se non so come l'invento ricerco l'intento e già sono a metà
Carico, quest'animo in un mondo in preda al panico
E ballo come fossi dentro ad un carillon
E giro nel disordine, restando fermo immobile, anche no
E sono libero solo se considero
Di smussare gli angoli di quando mi limito ad essere cinico
Ma quando sono in bilico, non scivolo
Se non ascolto più quello che dicono
Manifesto tutto quello che desidero
Resto nel mio lido illuminato come Diderot
Ma non mi ritirerò, riderò
Ogni sforzo è minimo, se rafforzo lo spirito
Respiro e divento il mio centro di gravità, la mia verità
Arrivo all'interno sapendo che quello che so un giorno sparirà
Aspiro al successo lo attiro per questo tocchiamo alla fatalità
Addestro il passare del tempo, rifiuto l'eccesso di banalità
Carico, quest'animo in un mondo in preda al panico
E ballo come fossi dentro ad un carillon
E giro nel disordine, restando fermo immobile, anche no
Carico pendente senza aver commesso il fatto
Mi ritrovo a faticare in un percorso anfratto
Le solite menate di quei haters antichi, pedanti
Sociopatici avvizziti
Le giornate mi scorrono in fretta
Dovendo pensare a una loro sconfitta
Ma il mio umore bagnato da un fiume
Di suoni e colori che stanno in soffitta
Ma quando arrivi tu, e mi ributti giù
Faccio fatica a resettarmi con le mie virtù
E' metilene blu, una soffiata in più
Così facendo tu dai un calcio a tutti i miei tabù
Allora sai che ti dico guardandoti dritto con gli occhi di bracia
Io Caronte, tu anima nera, di nuvole il vuoto risulta più
Carico, quest'animo in un mondo in preda al panico
E ballo come fossi dentro ad un carillon
E giro nel disordine, restando fermo immobile, anche no
Carico, quest'animo in un mondo in preda al panico
E ballo come fossi dentro ad un carillon
E giro nel disordine, restando fermo immobile, anche no
Credits
Writer(s): Alex Cirulli, Stefano Casalis
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