L'amantide

Eh?
Cos'è che dice?
Io non la sento se mi parla sottovoce.
Cosa c'è da perquisire?
Mi lasci andare,
Non ho niente di illegale.
Io porto frutta dalla Calabria
E prego i santi per sfuggire alla miseria.
Signorina mi fa paura
Un coltello le esce dalla scollatura.

Lei è perspicace:
Mi presento, sono una divoratrice.
Nella notte, quaggiù in campagna
Fermo uomini per strada nella nebbia
Mi fingo agente della stradale
E poi li lego stretti con un bel collare.
Mi spoglio tutta nuda sopra di loro
E questa sorte toccherà anche a te, mio caro.

Persa in un bisbiglio, lo prese per l'uccello
Estrasse il coltellaccio e poi gli si avventò al collo

Mai
Mai nessuna donna
Lo seppe amare così a fondo e così attenta
Mentre moriva si eccitava ancora
Per quell'amantide assassina che lo adora.

Amore mio, ci son qua io
Stanotte sarò il tuo morfeo
E non tremare, stai con me
Mi stringo forte forte a te
Non ci pensare a casa tua
Li avviserà la polizia
E non sapranno mai di me
La serial killer che ora vedi su di te.

Poi, dopo la sera
Fra le cosce insanguinate fu mattina:
Rosa il sole, all'improvviso
Lei si accorse tutto a un tratto del suo viso.
E lo osservò quasi materna
In un secondo tornò tutto nella norma:
Non c'era più la confusione
Di strane logiche morbose
E perversione.

Amore mio...
Amore mio...
Amore mio
...mio