Margot

Tu ti aggrappi alla vita, Margot
Ti avvolgi le calze e nei tuoi silenzi
Quando il buio della notte toglie il buono dai pensieri
E anche a quelli degli altri

Da Cadorna due tram e un metrò
Non ti lasci bucare mai dagli sguardi
Il contorno occhi massacrato da quei pianti
E dalla gioia degli altri

Spalmi un po' di triste felicità sulle labbra
Ti nascondi se piangi da chi ti ride in faccia
Mentre un bimbo che ti nota butta un bacio con la mano
Ancora e ancora

Come passi il tuo tempo, Margot
Sotto l'ombrello hai una coltre di sogni
Ti sbilanci, li riascolti, ti concentri sui più belli
Che sai già quali sono

E cammini acclamata da tutti i passanti
Dai un nome alla pozza che ti sta accanto
Dopo conti le finestre del palazzo che hai davanti
Che sai già quante sono

Sai che hai un bel viso ma che non sai cosa farne
Sai che è meglio la strada di quelle anime sparse
E ti rimetti furiosamente più rossetto e più mascara
Ancora

Sorridi alla vita, Margot
A una vita pesante che appare leggera
Sorridi alla vita, Margot
A una vita distante che avanza e che arretra
Fuori forte e spenta dentro
Come quella degli altri
Fuori forte e spenta dentro
Tanto fumi e non parli

Sorridi alla vita, Margot
Una macchina aspetta e tu pallida pensi
Vorrei poter urlare e poi morire, lo giuro
Vorrei poter urlare e poi morire, lo giuro
Vorrei poter urlare e poi morire, lo giuro
Vorrei poter urlare e poi morire, lo giuro



Credits
Writer(s): Riccardo Scire Scapuzzo, Riccardo Marcuzzo
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