Perec
Ho inventato ricordi d'infanzia
Dormivo in macchina andando a Venezia
A bocce mio fratello nella squadra avversaria
Ogni anno, ogni mese quell'ombrellone a Bellaria
Ricordo solo l'odore di vecchio consunto
Il dopobarba di mio nonno sul mento unto
Se nate dai mali le infanzie sono tutte uguali
Costruivo fortini con rami e coperte
Eravamo cinquanta per lande deserte
Trottando con spade di canne divelte
Molte miglia percorse in cavalcate lente
Trovammo allora la fine del mondo
Trovammo allora il confine, il bordo
Per lo meno questo è quel che ricordo
Per lo meno questo è qualche ricordo
Qualche ricordo, quel che mentiva la mente
Il sabato al cinema, la domenica a messa
La festa di compleanno al pomeriggio
il primo bagno con tuo fratello a maggio
Ho inventato ricordi d'infanzia
Come il tale che disse di avere un braccio rotto
In realtà se lo ruppe il suo amico
Lui, il tale, aveva solo un cerotto
Costruivo fortini con rami e coperte
Eravamo cinquanta per lande deserte
Trottando con spade di canne divelte
Molte miglia percorse in cavalcate lente
Trovammo allora la fine del mondo
Trovammo allora il confine, il bordo
Per lo meno questo è quel che ricordo
Per lo meno questo è qualche ricordo
Quanto ricordo
Questo ricordo
Quel che mentiva la mente
Dormivo in macchina andando a Venezia
A bocce mio fratello nella squadra avversaria
Ogni anno, ogni mese quell'ombrellone a Bellaria
Ricordo solo l'odore di vecchio consunto
Il dopobarba di mio nonno sul mento unto
Se nate dai mali le infanzie sono tutte uguali
Costruivo fortini con rami e coperte
Eravamo cinquanta per lande deserte
Trottando con spade di canne divelte
Molte miglia percorse in cavalcate lente
Trovammo allora la fine del mondo
Trovammo allora il confine, il bordo
Per lo meno questo è quel che ricordo
Per lo meno questo è qualche ricordo
Qualche ricordo, quel che mentiva la mente
Il sabato al cinema, la domenica a messa
La festa di compleanno al pomeriggio
il primo bagno con tuo fratello a maggio
Ho inventato ricordi d'infanzia
Come il tale che disse di avere un braccio rotto
In realtà se lo ruppe il suo amico
Lui, il tale, aveva solo un cerotto
Costruivo fortini con rami e coperte
Eravamo cinquanta per lande deserte
Trottando con spade di canne divelte
Molte miglia percorse in cavalcate lente
Trovammo allora la fine del mondo
Trovammo allora il confine, il bordo
Per lo meno questo è quel che ricordo
Per lo meno questo è qualche ricordo
Quanto ricordo
Questo ricordo
Quel che mentiva la mente
Credits
Writer(s): Edoardo Gobbi
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