L'ultima

Non si ricorda da dove viene
Non ha memoria di sosta o di esilio
Lei in lungo e in largo percorre le strade
Vede gli scontri cambiare colore
Conserva il tempo, inventa le ore
Segna la sorte, accende l'amore
Ma non conosce la propria fine
Finché c'è un uomo lei sopravvive
Perché la speranza è l'ultima a morire
La speranza è l'ultima a morire
Correvamo in cima alla collina
Col dolce affanno che veste i bambini
Chiedevo tu cosa vedi?
Rispondevi io solo semi
Tornavamo a valle sconfitti e ignari
Della portata di quella scoperta
Non nel trovare o nell'ottenere
Ma nel germoglio che dentro si innesta
Non si ricorda da dove viene
Non ha memoria di sosta o di esilio
Lei in lungo e in largo percorre le strade
Vede gli scontri cambiare colore
Conserva il tempo, inventa le ore
Segna la sorte, accende l'amore
Ma non conosce la propria fine
Finché c'è un uomo lei sopravvive
Perché la speranza è l'ultima a morire
La speranza è l'ultima a morire
Stavamo fuori sedute un momento
A respirare la primavera
Due donne parlando di tutto e di niente
Che rieccheggiava nel mare distrutto
E quella sera ridevo sincera
Riempivo il silenzio, non mi conteneva
Di cosa ridi così intensamente?
Festeggio la vita finché ce n'è
Non si ricorda da dove viene
Non ha memoria di sosta o di esilio
Lei in lungo e in largo percorre le strade
Vede gli scontri cambiare colore
Conserva il tempo, inventa le ore
Segna la sorte, accende l'amore
Ma non conosce la propria fine
Finché c'è un uomo lei sopravvive
Perché la speranza è l'ultima a morire
La speranza è l'ultima a morire
Repressione e rassegnazione
Si stringeva a se stesso per salvarsi dall'odio
Tratteneva il respiro essenziale e profondo
Un rubino nascosto dentro lo scrigno
Contestazione e rivoluzione
Ritrovavano il senso nello sguardo degli altri
Camminavano uniti dentro la stessa voce
Si issò un ideale, sventolava nel cielo



Credits
Writer(s): Daniele Tubaro, Anna Contro, Neith Pincetti Nervi, Arianna Chiara Cusolito, Federica Tomasini, Rossella Canzi
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