Inferno

Lontano più lontano anche del Tempo
Dove la penna canta e il resto tace
Conobbi quei due occhi rosso fuoco
Compresi le regole del gioco

Pastori coi tridenti e il loro gregge accecato
In un lamento strisciavano tra la gente del prato

Un profeta, un bastone, oppure un pugno di parole
Da sempre incantano persone
Ma in fondo anche più in fondo di quei pozzi neri
Spezzammo le illusioni degli sciocchi

Che sia freddo, che sia vento, questo tuo dolore
Lo accettasti per trovar nuovo colore
Che sia oceano di sabbia o deserto di mare
Io lo bevvi e incantai ogni rancore

E distratta anche l'ultima ragazza t'offrì
La sua gonna, in quella stanza
Dove adesso sfocia nel pianto muto
L'agonia d'una gioia già volata

E poi ricordi vaghi di quel che fu
Infine ritornasti anche tu
Con la tua vena al collo cancellata
E gli sfregi d'una bestemmia mai scagliata

Oh, io-e-me
Oh, io-e-me
Stai tranquillo dei solo ricordare sempre di respirare
Non puoi morire ma puoi smettere di Vivere

Oh, io-e-me
Oh, io-e-me
"Inferno, inferno l'anima ha bisogno di fiamme per volare
Inferno, niente paura
Inferno, inferno, qual è la strada per il paradiso?"



Credits
Writer(s): Estrema Artistica
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