Granchietti

Quando noi bambini siamo piccoli
Gattoniamo a malapena
Anche il pianerottolo di casa
Può diventare una terra straniera
Quando noi bambini siamo piccoli
Normalmente piangiamo per avere attenzione
Ottenere da mamma o da papà una carezza
O una buffa espressione
E ci piace dormire abbracciati ai Peluche e coccolati
Da vasche immense di tanti piccoli giocattoli colorati
E poi in spiaggia la sabbia è così bella
Perché nasconde tanti segreti
Concrezioni di pensieri che restano evidenti, solo nel cuore dei poeti

Ora posso vedere il mare
Nelle sue profondità
Anche se fa paura
Affacciarsi a quest'immensità
Ora posso vedere il mare
E questi piccoli granchietti
Che camminano sul fondale

Ma ci sono dei posti in cui strillare
Non è propriamente adatto
Luoghi dove se ti affacci dalla finestra
Potrai vedere solo un cratere di impatto
Un odore rosso nauseabondo impasta con le macerie
Lungo queste strade
Mamma mi prende in braccio
Mi da un bacio
E dice che da qui bisogna scappare
Ci sono alcuni che giocano a guardie e ladri
Alzando in su le mani
Altri vestiti di verde
Dicono di essere soldati americani
Il deserto è caldo, rovente
Come i più profondi spazi cosmici
La fame e la sete che lasciano il posto
Solo ai pensieri tossici
Garian, Zuara, Tripoli
La costa che incrocia lo sguardo degli scafisti
Ma dopo che questo gommone rattoppato ha preso il largo
Chi li ha più visti
Vietato guardarsi indietro
Finché le luci sulla costa non saranno lontane
Qui si sta stretti come tanti pacchi postali
Stipati su un furgone

Ora posso vedere il mare
Nelle sue profondità
Anche se fa paura
Affacciarsi a quest'immensità
Ora posso vedere il mare
E questi piccoli granchietti
Che camminano sul fondale

Mamma ripete che è solo un gioco
E mi copre con un velo
C'è un signore che è qui da giorni
Con gli occhi sbarrati verso il cielo
Le raffiche di Maestrale ora si fanno intense
Ma un elicottero adesso ci vede
Un uomo si alza in piedi
Ma ecco che il lato di questa barca cede
Sento il vuoto dietro ai capelli
Per un lungo secondo infinito
Mamma cerca di afferrarmi digrignando il viso
Ma sfiora soltanto un dito
Il dolce silenzio di quest'onda che mi trascina
Qui dentro il mare
Apro le braccia, ma io non so nuotare
Ti prego, non so nuotare
Non so nuotare!
Sento l'acqua che mi avvolge
E tutto si fa velocemente nero e confuso
Il rumore delle eliche che si allontana sempre più
In quest'ultimo pensiero convulso
Il freddo assale queste braccia che non afferrano
Questo sole che muore
Grazie Mamma per aver provato a darmi un'altra opportunità
Un'altra vita, forse migliore

Ora posso vedere il mare
Nelle sue profondità
E non fa più paura
Affacciarsi a quest'immensità
Ora posso vedere il mare
E questi piccoli granchietti
Che camminano sul fondale



Credits
Writer(s): Alekos Zonca
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