Inutile (feat. Simone Balestro)
Inutile rimanere svegli
Aspettando che sia mattino
Per scrivere poesie
Immaginarsi un altro destino
Un po' più vuoto
Semplicemente un po' più diverso
Per sputare rabbia e dolore
In faccia all'universo
Ogni notte spengo il cuore
Dipingo la mia morte
Come un porto azzurro
Che mi tengo in sorte
C'è una nave che viaggia
Perennemente e in ogni istante
S'accorge che nel niente
Esiste solo il niente
Nei racconti di mio padre
Per esempio, ricordo
Quello che non ho fatto
E il suo dolore sordo
Vorrei percorrere le strade
Viste mille volte
Accorgermi che niente al mondo
È uguale per sempre
Ed io e i miei amici
Siamo ogni giorno più coglioni
Un diploma di espedienti
Per fingersi migliori
Di tutti quegli idioti che vivono per niente
Per poi scoprire che in fondo
Siamo tristi solamente
Al sabato sera, alle volte
Usciamo ancora insieme
Beviamo qualche cosa
Abbiam bisogno di stare male
Ci consoliamo a vicenda
Con una vecchia fotografia
Ingoiando l'ultima birra
Che sa di nostalgia
Improbabili poeti
Raccontiamo la nostra storia
Strascicata come giorni
Troppo pieni di boria
Ogni mattino ci svegliamo
Nel nostro atroce deja-vù
Bruciamo l'ultimo sogno
Poi accendiamo la TV...
Questa notte rimarrò a scrivere
Pensieri su un quaderno
Sono appunti di niente
Noia, vizio, gioco e scherno
Poi immaginerò di scoparti
Come una sconosciuta
Incontrata mille volte
Mille volte salutata
Non sono un grande uomo
Sono solo quel che sono
Mi viene difficile a volte chiedermi perdono
Pur masticando sensi di colpa
E illusioni andate a male
Mi ritrovo sempre solo
A piangere nel temporale
Inutile è una laurea in filosofia
E le cene di Natale
In famiglia e in compagnia
Inutile è il giorno dopo
A ogni grande impresa
Inutile è ogni giorno di una vita non spesa
Ed è già mattina
Avrei voglia di andare a letto
Buttando i fallimenti
Nel mio stoicismo imperfetto
Immagino di morire
Senza diventare vecchio
Scrutando l'ultima ruga
Perduta nello specchio
Inutile è un'altra alba sospirata alla finestra
Il freddo e la rugiada della mattina presto
Mentre il vento fischia
Una canzone di periferia
Ripeto nel mio stomaco
Che il futuro è una bugia...
Aspettando che sia mattino
Per scrivere poesie
Immaginarsi un altro destino
Un po' più vuoto
Semplicemente un po' più diverso
Per sputare rabbia e dolore
In faccia all'universo
Ogni notte spengo il cuore
Dipingo la mia morte
Come un porto azzurro
Che mi tengo in sorte
C'è una nave che viaggia
Perennemente e in ogni istante
S'accorge che nel niente
Esiste solo il niente
Nei racconti di mio padre
Per esempio, ricordo
Quello che non ho fatto
E il suo dolore sordo
Vorrei percorrere le strade
Viste mille volte
Accorgermi che niente al mondo
È uguale per sempre
Ed io e i miei amici
Siamo ogni giorno più coglioni
Un diploma di espedienti
Per fingersi migliori
Di tutti quegli idioti che vivono per niente
Per poi scoprire che in fondo
Siamo tristi solamente
Al sabato sera, alle volte
Usciamo ancora insieme
Beviamo qualche cosa
Abbiam bisogno di stare male
Ci consoliamo a vicenda
Con una vecchia fotografia
Ingoiando l'ultima birra
Che sa di nostalgia
Improbabili poeti
Raccontiamo la nostra storia
Strascicata come giorni
Troppo pieni di boria
Ogni mattino ci svegliamo
Nel nostro atroce deja-vù
Bruciamo l'ultimo sogno
Poi accendiamo la TV...
Questa notte rimarrò a scrivere
Pensieri su un quaderno
Sono appunti di niente
Noia, vizio, gioco e scherno
Poi immaginerò di scoparti
Come una sconosciuta
Incontrata mille volte
Mille volte salutata
Non sono un grande uomo
Sono solo quel che sono
Mi viene difficile a volte chiedermi perdono
Pur masticando sensi di colpa
E illusioni andate a male
Mi ritrovo sempre solo
A piangere nel temporale
Inutile è una laurea in filosofia
E le cene di Natale
In famiglia e in compagnia
Inutile è il giorno dopo
A ogni grande impresa
Inutile è ogni giorno di una vita non spesa
Ed è già mattina
Avrei voglia di andare a letto
Buttando i fallimenti
Nel mio stoicismo imperfetto
Immagino di morire
Senza diventare vecchio
Scrutando l'ultima ruga
Perduta nello specchio
Inutile è un'altra alba sospirata alla finestra
Il freddo e la rugiada della mattina presto
Mentre il vento fischia
Una canzone di periferia
Ripeto nel mio stomaco
Che il futuro è una bugia...
Credits
Writer(s): Valerio Carbone
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