Rami pt. I & II
Sulle alture perdo pure il senso delle misure
Quasi tocco una nube sotto ho solo pianure
Penso che sia il tempo a dar senso alle spaccature
Ristagno se non cambio come acqua nella palude
Sti rami son tali e quali a quando alle elementari
Segnavo su diari vari come sognavo il domani
Intravedo sulle cortecce tra queste querce
Tracce di cuori trafitti da frecce
Incisioni di amori primordiali
Finché si legge e il tronco regge
Restano immortali
Quando dopo i nubifragi mi giunge alle narici
L'odore di prati fradici sento le mie radici
Sotto cieli grigi con gli amici immaginandoci alle Fiji
Stando seduti su una panchina
Quei tempi son finiti ma una cosa è come prima
Ho rimedi made in china come unica medicina
Segno vaghi
Vaghi
Vaghi ricordi
Sopra a vari
Vari
Su vari fogli
Come rari
Rari esemplari di foglie
Sopra a rami
Rami
Rami ormai spogli
Le ore
Coi giorni volano via
Non so dove
Sia la via di casa mia
È un errore
Tornare sui miei passi
Aspetto che passi la malinconia
Ma la lancetta ticchetta e mi mette fretta
La mia stella è coperta a chi darò retta?
Con la scelta corretta trovo la retta via
Non mi interessa la vetta cerco la Mecca mia
I miei punti cardinali
Non sono desunti dagli spunti dei cardinali
Non sono il cardine di carte navali
Leggimi le carte
Spero in quadri e denari
Crocevia è il luogo nel quale mi trovo adesso
Ignoro il ruolo che ho
E dove sono diretto
Se si è rotto il GPS che ho nel petto
Il solo modo che so
Per ritrovare me stesso è
Segno vaghi
Vaghi
Vaghi ricordi
Sopra a vari
Vari
Su vari fogli
Come rari
Rari esemplari di foglie
Sopra a rami
Rami
Rami ormai spogli
Sono solo
Sono solo
Sono solo rami spogli
Vengo dalle terre che hanno un polmone verde
Il cui cuore si spegne a poco a poco
Si sente un suono fioco
Il resto del mondo resta molto indifferente
Siamo confinati in un microambente
Il pesce rosso nell'acquario è un pesce grosso
Ignaro del divario che c'è tra la sua realtà e il mare mosso
Io non posso risalire il corso
Una volta all'estuario
Di tornare non c'è verso
Qui ancora si soffre
La morte dell'industria delle stoffe
Detto in tutta sincerità
Questa città cos'è che offre oltre a
Serrande serrate già a mezzanotte
Poliziotti a frotte
Manco fossi al fronte
Le speranze che avevo
Come le palle davvero
Me le hai rotte
Sei la mia città ma di me non te ne fotte e allora
Seguiamo diverse rotte da ora
Io in fondo lo so
Che non tornerò no
No
No
Almeno per un po'
Almeno per un po'
Almeno per un po'
No
Rami spogli
Quasi tocco una nube sotto ho solo pianure
Penso che sia il tempo a dar senso alle spaccature
Ristagno se non cambio come acqua nella palude
Sti rami son tali e quali a quando alle elementari
Segnavo su diari vari come sognavo il domani
Intravedo sulle cortecce tra queste querce
Tracce di cuori trafitti da frecce
Incisioni di amori primordiali
Finché si legge e il tronco regge
Restano immortali
Quando dopo i nubifragi mi giunge alle narici
L'odore di prati fradici sento le mie radici
Sotto cieli grigi con gli amici immaginandoci alle Fiji
Stando seduti su una panchina
Quei tempi son finiti ma una cosa è come prima
Ho rimedi made in china come unica medicina
Segno vaghi
Vaghi
Vaghi ricordi
Sopra a vari
Vari
Su vari fogli
Come rari
Rari esemplari di foglie
Sopra a rami
Rami
Rami ormai spogli
Le ore
Coi giorni volano via
Non so dove
Sia la via di casa mia
È un errore
Tornare sui miei passi
Aspetto che passi la malinconia
Ma la lancetta ticchetta e mi mette fretta
La mia stella è coperta a chi darò retta?
Con la scelta corretta trovo la retta via
Non mi interessa la vetta cerco la Mecca mia
I miei punti cardinali
Non sono desunti dagli spunti dei cardinali
Non sono il cardine di carte navali
Leggimi le carte
Spero in quadri e denari
Crocevia è il luogo nel quale mi trovo adesso
Ignoro il ruolo che ho
E dove sono diretto
Se si è rotto il GPS che ho nel petto
Il solo modo che so
Per ritrovare me stesso è
Segno vaghi
Vaghi
Vaghi ricordi
Sopra a vari
Vari
Su vari fogli
Come rari
Rari esemplari di foglie
Sopra a rami
Rami
Rami ormai spogli
Sono solo
Sono solo
Sono solo rami spogli
Vengo dalle terre che hanno un polmone verde
Il cui cuore si spegne a poco a poco
Si sente un suono fioco
Il resto del mondo resta molto indifferente
Siamo confinati in un microambente
Il pesce rosso nell'acquario è un pesce grosso
Ignaro del divario che c'è tra la sua realtà e il mare mosso
Io non posso risalire il corso
Una volta all'estuario
Di tornare non c'è verso
Qui ancora si soffre
La morte dell'industria delle stoffe
Detto in tutta sincerità
Questa città cos'è che offre oltre a
Serrande serrate già a mezzanotte
Poliziotti a frotte
Manco fossi al fronte
Le speranze che avevo
Come le palle davvero
Me le hai rotte
Sei la mia città ma di me non te ne fotte e allora
Seguiamo diverse rotte da ora
Io in fondo lo so
Che non tornerò no
No
No
Almeno per un po'
Almeno per un po'
Almeno per un po'
No
Rami spogli
Credits
Writer(s): Guido Mombello
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
Other Album Tracks
© 2024 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.