Puccini: Tosca: "Ella verrà, per amor del suo Mario!" (Scarpia, Sciarrone, Spoletta, Coro) [Live at Palais Garnier, 1958]

SCARPIA
Ella verrà... per amor del suo Mario!
Per amor del suo Mario... Al piacer mio s'arrenderà
Tal dei profondi amori
È la profonda miseria
Ha più forte sapore la conquista violenta
Che il mellifluo consenso
Io di sospiri e di lattiginose albe lunari
Poco m'appago
Non so trarre accordi di chitarra, né oroscopo di fior
Né far l'occhio di pesce, o tubar come tortora!

Bramo. la cosa bramata
Perseguo, me ne sazio e via la getto
Volto a nuova esca
Dio creò diverse beltà e vini diversi... Io vo' gustar
Quanto più posso dell'opra divina!

SCIARRONE
Spoletta è giunto

SCARPIA
Entri. In buon punto!

SCARPIA
O galantuomo, come andò la caccia?

SPOLETTA
(Sant'Ignazio m'aiuta!)
Della signora seguimmo la traccia
Giunti a un'erma villetta
Tra le fratte perduta
Ella v'entrò. N'escì sola ben presto
Allor scavalco lesto
Il muro del giardin coi miei cagnotti
E piombo in casa

SCARPIA
Quel bravo Spoletta!

SPOLETTA
Fiuto!... razzolo!... frugo!

SCARPIA
Ahi! L'Angelotti?

SPOLETTA
Non s'è trovato

SCARPIA
Ah cane! Ah traditore!
Ceffo di basilisco
Alle forche!

SPOLETTA
C'era il pittor

SCARPIA
Cavaradossi?

SPOLETTA
Ei sa
Dove l'altro s'asconde... ogni suo gesto
Ogni accento tradìa
Tal beffarda ironia
Ch'io lo trassi in arresto

SCARPIA
Meno male!

SPOLETTA
Egli è là

TOSCA e coro
Sale, ascende l'uman cantico (etc...)

SCARPIA
Introducete il cavalier
A me Roberti e il giudice del fisco



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