QUANDO INVECE

Sento una forza dentro forse è meglio che la sventro
Che se non lo faccio in tempo nella testa c'ho il mal tempo
Resta ancora un momento che qui il tempo passa a stento
Se mi chiami no non rispondo perché il cellulare è spento

Sento una rabbia dentro forse è meglio che la smetto
Io dormo per terra e i mostri stanno sopra il letto
Ho rinchiuso ciò che sento
Dentro ad un cassetto
Perché sento che lì dentro fra si sente meno stretto

Vorrei fuggire via da qua abbandonare la città
Crisi di personalità miste a bipolarità
Ho scritto un pezzo a una persona e spero che lo capirà
Ma quanto è duro un testo se
È scritto in cattività

Dimmi come si fa homie ad aspettare il sole
Dimmi come si sta in mezzo a quelle persone
Io sono qui da tempo e non ho perso la ragione
Dite a Neffa che qui resta buio E son passate troppe ore

Ho scelto di raccontare
Solo ciò che ho vissuto
Quando invece di parlare frate son rimasto muto
Quando invece di volare fra son rimasto seduto
Quando invece di spiegare tu
Mi hai tolto il saluto

Ora mi manca il mare con lui chi mi sa ascoltare
Qua in mezzo a sti palazzi frate non ci so più stare
Qua si diventa pazzi ma la fame ti rimane
Ma io non parlo di cibo io non riesco più a mangiare

E quanti pianti ho fatto si davanti a una donna
E quanti notti ho fatto accompagnato dall'insonnia
E quanti passi ho fatto si ma sotto questa pioggia
E per quanto ho seminato non ho mai avuto raccolta

Ho scritto il mio nome
Sul muro di un palazzo
Così che chi passa fra si accorge del passaggio
Qua versare lacrime fa parte del viaggio
Perché alla fine fra è soffrire che mi rende saggio



Credits
Writer(s): Samuele Bille
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