MANGIASOGNI

Mi sento di avere troppo poco tempo
Ho 20 anni soltanto e non mi basta
Non faccio più in tempo a pensare al bello
Che nel frattempo il cielo si squarcia

Dormo tra le nuvole dei sognatori svegli
Ma si scontrano pensieri
E svegliano il mio temporale
Un materasso di rancore
Rumina le gocce d'acqua
Ruvide sul mio sorriso pioveranno sopra il sole
Il suo vapore copre il volto
Un dio severo che mi osserva
Parla nella sua testa esprime disapprovazione
Ma con le mani in tasca lui cerca quella luce
Poi si lancia dentro a un'altra
Io scompaio col vapore
Del suo fiato mentre sbuffa
Muove le gambe il terrore
Ghiaccia la brina di speranza
Un'altro Icaro è planato dal balcone
Più e nel vuoto che danzano
Gli angeli non guardano
C'è qualcosa che attira la loro attenzione
Io affogo nel fango di un altro passo falso
Cosa c'è di più bello sopra il paradiso
Visto che gli angeli guardano in alto?

Ci sono gli angeli che fumano i
fiori dell'edera di una scala di legno
Che portava al paradiso

Mangiasogni per lasciarli a metà
Non so più come si fa
Ad amare senza voltare le spalle
Pagine che strapperó
Per scordare un altro incubo

Attori presi a recitare questa pantomima
Si scordano che un sogno
Finisce quando è mattina
Mentre il mondo si scalda
E suda gocce di brina
Io mi sveglio e ad ogni sogno
Non son quello di prima
In un teatro in cui la recita non è copione
Porto sul palco ciò che sono dentro una canzone
Pronto a esser vittima di scherni e disapprovazione
Io sono aria schiavizzata dall'alta pressione
E quindi sono vento
Brezza di mare che non si saprà fermare
Chissà che cosa fanno gli angeli su quelli scale
Mentre guardano su
Vorrei sapere cazzo guardano se guardano su
Io sono solo, carne nuda dentro ad un teatro
Davanti a un pubblico che vive disinteressato
Di ciò che sogni

Mangiasogni per lasciarli a metà
Non so più come si fa
Ad amare senza voltare le spalle
Pagine che strapperó
Per scordare un altro incubo

Mangiasogni per lasciarli a metà
Non so più come si fa
Ad amare senza voltare le spalle
Pagine che strapperó
Per scordare un altro incubo
Woo

Non so più come si fa
Come si fa
Come si fa



Credits
Writer(s): Filippo Sammaritani
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