Rettili
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
Inseguivo con a pezzi il cuore, i sentimenti
Costruivo un estintore con le vecchie lenti
Impazzivo ore e ore per degli incoerenti
L'egoismo è il malumore dei vincenti
E intanto sono io che parlo
Non sto zitto un attimo sono il suo tarlo
Per farmi fuori si pesta la testa e resta
In attesa che esca, ti sfido a rifarlo
Riprova e continua ma non capisce
Che è peggio di prima perché si colpisce
Controlla da dentro, il dubbio ferisce
Chissà se prevederà come finisce
Segue sempre una via tracciata
Perché allontanarsene fa paura
Non vede che la carreggiata è segnata da me
E non si cura della fregatura
Poi scongiura di veder la luce in fondo al tunnel
Si avvicina a uno spiraglio accovacciato e sulle punte
Non nota sulla schiena un filo che lo tiene appena
Collegato all'innesco e la frana sopraggiunge
E di corsa finalmente trova la via d'uscita
Dopo qualche secondo la felicità è svanita
È tornato indietro, pensava fosse finita
La speranza di uscire è scivolata tra le dita
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi (lo pensi)
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
Guarda fuori dalla bolla
Capisci che avviene qui fuori
Mi importa poco, tanto in questo gioco
Hai perso appena hai deciso i ruoli
Se smetti di divincolarti
Smetti anche di farti male
Quindi a poco a poco asseconda il moto
E sottomettiti all'imposizione iniziale
Non sono banale, ho un po' di gusto
Ho fatto ciò che ritenevo più giusto
Senza mancare di dare il lustro
A chi si doveva meritar il lusso
Di ottenere il premio più discusso
Del rettile che fa più disgusto
Che è quello che ti accoltella dietro il busto
Oh certo, il veleno, il veleno per Kuzco
L'ho consolato, l'ho consigliato
Ma a prendere e basta si è abituato
Guardo il segno dei denti dopo che è scappato
Se ne voleva andare e nella teca è ritornato
Ci ho speso e lavorato
Ho ottenuto un risultato
Non quello sperato
Il mondo lo ha mangiato
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi (lo pensi)
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
Inseguivo con a pezzi il cuore, i sentimenti
Costruivo un estintore con le vecchie lenti
Impazzivo ore e ore per degli incoerenti
L'egoismo è il malumore dei vincenti
E intanto sono io che parlo
Non sto zitto un attimo sono il suo tarlo
Per farmi fuori si pesta la testa e resta
In attesa che esca, ti sfido a rifarlo
Riprova e continua ma non capisce
Che è peggio di prima perché si colpisce
Controlla da dentro, il dubbio ferisce
Chissà se prevederà come finisce
Segue sempre una via tracciata
Perché allontanarsene fa paura
Non vede che la carreggiata è segnata da me
E non si cura della fregatura
Poi scongiura di veder la luce in fondo al tunnel
Si avvicina a uno spiraglio accovacciato e sulle punte
Non nota sulla schiena un filo che lo tiene appena
Collegato all'innesco e la frana sopraggiunge
E di corsa finalmente trova la via d'uscita
Dopo qualche secondo la felicità è svanita
È tornato indietro, pensava fosse finita
La speranza di uscire è scivolata tra le dita
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi (lo pensi)
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
Guarda fuori dalla bolla
Capisci che avviene qui fuori
Mi importa poco, tanto in questo gioco
Hai perso appena hai deciso i ruoli
Se smetti di divincolarti
Smetti anche di farti male
Quindi a poco a poco asseconda il moto
E sottomettiti all'imposizione iniziale
Non sono banale, ho un po' di gusto
Ho fatto ciò che ritenevo più giusto
Senza mancare di dare il lustro
A chi si doveva meritar il lusso
Di ottenere il premio più discusso
Del rettile che fa più disgusto
Che è quello che ti accoltella dietro il busto
Oh certo, il veleno, il veleno per Kuzco
L'ho consolato, l'ho consigliato
Ma a prendere e basta si è abituato
Guardo il segno dei denti dopo che è scappato
Se ne voleva andare e nella teca è ritornato
Ci ho speso e lavorato
Ho ottenuto un risultato
Non quello sperato
Il mondo lo ha mangiato
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi (lo pensi)
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
So che credi di
Essere libero
Non mi importa se
Lo pensi
Però io ci gioco
Come in laboratorio
Con le cavie date ai rettili
Credits
Writer(s): Fase H336
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