Canto del Deserto

Vaga il pastore per l'arida terra
E al seguito altro non ha che passi
Mangiati più in fretta dallo scirocco
Di quanto un animo timido afferra
Cercando il silenzio comune ai sassi
Finché della sera non è il rintocco

Ma quando, torbida, arriva la quiete
Solo è a sentirne parlare le ore
E come un cane a cercare il padrone
Non può sentire né fame né sete
Segue del buio soltanto l'odore
Fino a trovare già chiuso il portone

E se continuerà a guardare in alto
Sarà per confidare in un dolore
Che bagni la sua terra con un pianto
Portando nel deserto un nuovo fiore

Vaga il pastore sull'arido letto
Del fiume che un tempo nutriva il bosco
Ma fato ha voluto preda del sonno
Con un frenetico passo d'insetto
Cacciato dai corvi dal volo losco
A cui non crede malgrado l'Autunno

Ma quando, ultima, arriva la quiete
Solo è a sentirne passare le ore
E come un cane a abbaiare al balcone
Non può pensare alla fame e alla sete
Segue del buio soltanto l'odore
Alla ricerca di un'altra ragione

E se continuerà a guardare in alto
Sarà per confidare in un dolore
Che batta ancora forte con un pianto
Portando nel deserto un nuovo fiore

E quando appassirà prima del tempo
In cui non si avrà posto per un fiore
Saluterà il deserto con un canto
Coprendone di sabbia le parole



Credits
Writer(s): Filippo Muscaritoli
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