Un accidioso

Il contadino torna dai campi con la moglie
Che è in sella al mulo
Le unghie rigate di nero, la pelle tagliata dal sole
Il volto scuro
I paesani al bar commentano davanti
A un bicchiere di vino
Lui fatica tutto il giorno, e lei comoda sul mulo
E' proprio un cretino

Il contadino torna dai campi in sella al mulo e la moglie a piedi
Sfiniti dal caldo che se guardi bene in fondo alla strada perfino
I vapori li vedi
I paesani bisbigliano ingollando a lunghi sorsi una Peroni
Quaranta gradi all'ombra, lui comodo e lei a piedi
Andrebbe appeso per i coglioni

Il contadino e la moglie tornano dai campi entrambi in sella
Stanchi, sporchi, bruciati, in silenzio pensando a una zuppa
Un cucchiaio e una scodella
I paesani dicono la loro con in mano un Bianco Sarti
Povero mulo, doverne portare non uno ma due sulla groppa
Che bastardi

Il contadino e la moglie tornano a piedi e il mulo se ne sta dietro
E' sempre duro il ritorno a casa, come salire la cupola di San Pietro
I paesani sghignazzano al fresco dell'ombra di un muro scrostato
Fumando Muratti
Questi c'hanno il mulo e neppure ci salgono sopra
Più scemi che matti

Ora la moglie è a casa alle prese col mulo, col mulo brasato
Nei campi l'erba ormai è alta, è tutto, è tutto abbandonato
Il contadino è sempre al bar con gli amici, con gli amici che beve
Poi un giorno un nuovo contadino con la moglie ed il mulo
Arriva in paese



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