Non so dove sto andando

Cadono rane dal cielo
Come pioggia d'autunno
Vorrei darti un po' tutto e infondo chi possiede davvero?
Le ninfe sostengono il peso
Dei tuoi passi felpati, fa freddo
Le tue mani gelate sul corpo
Fanno pandan con il tempo dentro
Non è il tempo degli alberi
Indossa i miei occhi poi guardami
Mi ricordo quand'ero davanti a scuola
Immagini mi riportano ai margini
Lo sapevo che ero speciale
Mi avvisavano prof e maestre
Mi guardavano dalla finestra
Ma con le cose mie son maldestro
Non ho voglia di dirti che il male
Mi ha fatto da padre che non ho mai avuto
Ho gustato l'asfalto ogni volta che sono caduto
Forse mi è piaciuto
Guardo la mia pelle poggiarsi su corpi che poi non riconoscerò
Il dolore è un piacere fittizio ma resta la condicio sinequanon
Sire qua non c'è la
Ogni cosa che tocco si gela
I pensieri miei non si celano in cella
La morte mi bacia vestita da ancella
Nei silenzi la testa fa concerti
Parlo troppo è che c'ho troppi concetti
Non è che non puoi entrare è che c'ho certi
Festini di fastidi, accetti?
Non è facile, non è facile
Elefanti con le zampe gracili
E le canti le cose che vedi
Un impero subisce gli attacchi di panico
Panico
Rimbomba la testa qua è un manico (Mio)
La mia voce mi parla come fosse voce di un altro
Non so dove sto andando



Credits
Writer(s): Ciro Mangiapia
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