Nestore il poeta

A volte ci si sente come certi rimatori
Che abusano di licenze per pigrizia
E non diversamente dai peggiori disertori
Che snobbano il servizio militare

E quando all'imbrunire si stancano dei versi
Provati da battaglie, esausti di schermaglie
Si attardano vicino al fuoco dell'accampamento
A bere e a raccontare storie

È allora che lo vedo comparire
Calmo nell'incedere tra i tavoli del bar
Ha una vecchia giacca militare
E uno sguardo che non ha subito mai l'offesa di dolore

Nestore il poeta, il saggio, il delinquente
Nestore che pesca nei miei occhi
Che irretisce i miei pensieri acerbi mentre beve vino
E lascia correre parole a cuor leggero
E lascia correre parole a cuor leggero
E lascia correre parole a cuor leggero

Stasera Bacco è libero e inebria il "Primo Piano"
Il vecchio che mi guarda e prende a raccontare
Di donne e di bordelli e del sole chiuso in gabbia
di deserti e follie di gioventù

Anello dopo anello una catena mi circonda
Forgiata con passione e temprata dall'età
Storia dopo storia il suo bicchiere è sempre pieno
E la mia sete non si placherà

Quei sogni fanno correre e trattenere il fiato
A musicisti, studentesse e assicuratori
Se chiudi gli occhi puoi sentire sabbia sotto i piedi
E il soffio dell'Atlantico che odora di avventura

Nestore il poeta, il padre, il calciatore
Nestore che ha una coppa d'oro
Ne berrò finché non sentirò nel petto
Il canto di Afrodite,
La Dea dalla bella corona
La Dea dalla bella corona
La Dea dalla bella corona

Nestore il poeta, il sergente, il muratore
Che disprezza la censura e le divise
E lascia bere generoso tutti dalla coppa d'oro
E il suo bicchiere non si svuota mai
E il suo bicchiere non si svuota mai
E il suo bicchiere no, non si svuota mai



Credits
Writer(s): Fuori Ruolo
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