Crescendo
Tu che hai visto
La fantasia
Voltare pagina
Andare via
Non hai capito
La sua intenzione
Il suo bisogno
Di confusione
Se non vuoi stare a guardare
Vai avanti non esitare
Da quel tutto al particolare
Da quel punto per cominciare
Non hai visto che c'è il sole
La pioggia è anche quel che ci vuole
Non ci sono caserme o scuole
Non ti servono le parole
Chi non incendia la sua vita affonda
Di sudore gronda e di pena circonda
Il volto che cede all'invano
Ad un palmo di mano
Ad un futuro che raggrinzisce lontano
E un passato che piace
A chi non ha pace
A chi né a sognare o dormire è capace
A chi grida in piazza
Che non c'è più razza
Poi fa diventare un ramo d'ulivo una mazza
Resta fedele ai cenni d'intesa
Di una discesa che rasenta l'ascesa
Lascia le orme alle volpi e ai cani
La normalità ai sani e l'odio a chi ami
Non cercare la cima, sii com'eri prima
Come sei stato in questa rima
Corri al contrario, esci dall'acquario
Prima che ci cada un lampadario
Non resto a guardare le stelle
Lucenti denari riflessi su pelle
Non sto nemmeno a guardare la luna
Che lassù nel cielo promette fortuna
Abbracciami figlia del sole
Ogni mattina ti rubo parole
Per metterle in fila su un treno di carte
Che arriva in ritardo allo stato dell'arte
Non siamo chi siamo per caso
Siamo tramati con filo di raso
Per incontrarci con rabbia e sudore
E con il destino poi fare l'amore
Riprenditi in mano la vita
Che muoia e rinasca e rimanga una meta
Che non si sporchi con quello che vedi
Ma sia sempre un passo sotto i tuoi piedi
La fantasia
Voltare pagina
Andare via
Non hai capito
La sua intenzione
Il suo bisogno
Di confusione
Se non vuoi stare a guardare
Vai avanti non esitare
Da quel tutto al particolare
Da quel punto per cominciare
Non hai visto che c'è il sole
La pioggia è anche quel che ci vuole
Non ci sono caserme o scuole
Non ti servono le parole
Chi non incendia la sua vita affonda
Di sudore gronda e di pena circonda
Il volto che cede all'invano
Ad un palmo di mano
Ad un futuro che raggrinzisce lontano
E un passato che piace
A chi non ha pace
A chi né a sognare o dormire è capace
A chi grida in piazza
Che non c'è più razza
Poi fa diventare un ramo d'ulivo una mazza
Resta fedele ai cenni d'intesa
Di una discesa che rasenta l'ascesa
Lascia le orme alle volpi e ai cani
La normalità ai sani e l'odio a chi ami
Non cercare la cima, sii com'eri prima
Come sei stato in questa rima
Corri al contrario, esci dall'acquario
Prima che ci cada un lampadario
Non resto a guardare le stelle
Lucenti denari riflessi su pelle
Non sto nemmeno a guardare la luna
Che lassù nel cielo promette fortuna
Abbracciami figlia del sole
Ogni mattina ti rubo parole
Per metterle in fila su un treno di carte
Che arriva in ritardo allo stato dell'arte
Non siamo chi siamo per caso
Siamo tramati con filo di raso
Per incontrarci con rabbia e sudore
E con il destino poi fare l'amore
Riprenditi in mano la vita
Che muoia e rinasca e rimanga una meta
Che non si sporchi con quello che vedi
Ma sia sempre un passo sotto i tuoi piedi
Credits
Writer(s): Riccardo Santarelli
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