Il folle

Sono il bagatto
Mago strafatto
Alchimista incallito
Col cervello sgualcito
Sono papessa
Dalla mole indefessa
Con il volto aggrottato
E lo spirito alato
Io sono il papa
Con il cuore di rapa
Ho il modo spiccio
Per levarvi d'impiccio
Son la giustizia
Al gusto di liquerizia
Il mio braccio è lungo
E col mio alito pungo

Io sono
Incomprensibile
Ma sono il più bello
Fra tutti i tarocchi

Sono l'appeso
Appeso sul mio peso
Con la testa all'ingiù
E il sangue che non va su
Son l'eremita
La lanterna è finita
Vago come un cieco
Ed io mi perdo meco
Siamo le stelle
Luccicanti sorelle
Insignificanti perline
Di un cielo senza regine
Sono la forza
Ho una dura scorza
Alzo trecento chili
Come un paio di fili

Io sono
Incomprensibile
Ma sono il più bello
Fra tutti i tarocchi

Sono il mondo
Faccio il girotondo
Sopra un'orbita incerta
Non ancora scoperta
Sono la luna
Né bionda né bruna
Fonte di poesia
Di pianto e licantropia
Son satanasso
Con la spada io squasso
Gentiluomo caduto
Dentro un cocente imbuto
Siamo gli amanti
Alla ricerca d'incanti
Su un cielo senza veli
Dai contorni infedeli

Io sono il folle vestito di stracci
Che doma le folle con baci ed abbracci
Imbecille di corte, parente del vino
Le membra ritorte, lo sguardo bambino
Sono il pazzo che viene seguito
Sempre un po' a cazzo con fare smarrito
Ho il mio cappello ed i capelli sporchi
Ma sono il più bello
Sono il più bello
Sono il più bello
Fra tutti i tarocchi

Sono il più bello
Sono il più folle
Tra tutti i tarocchi
Sono il più bello



Credits
Writer(s): Riccardo Santarelli
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