Via della Croce (feat. Alessandro Raina) - Live
Poterti smembrare coi denti e le mani
Sapere i tuoi occhi bevuti dai cani
Di morire in croce puoi essere grato
A un brav'uomo di nome Pilato
Ben più della morte che oggi ti vuole
T'uccide il veleno di queste parole
Le voci dei padri di quei neonati
Da Erode, per te, trucidati
Nel lugubre scherno degli abiti nuovi
Misurano a gocce il dolore che provi
Trent'anni hanno atteso, col fegato in mano
I rantoli d'un ciarlatano
Si muovono curve le vedove in testa
Per loro non è un pomeriggio di festa
Si serran le vesti sugli occhi e sul cuore
Ma filtra dai veli il dolore
Fedeli umiliate da un credo inumano
Che le volle schiave già prima di Abramo
Con riconoscenza ora soffron la pena
Di chi perdonò a Maddalena
Di chi con un gesto soltanto fraterno
Una nuova indulgenza insegnò al Padreterno
E guardano in alto, trafitti dal sole
Gli spasimi d'un redentore
Confusi alla folla ti seguono muti
Sgomenti al pensiero che tu li saluti
"A redimere il mondo" gli serve pensare
Stasera il più forte è il terrore
La semineranno per mare e per terra
Tra boschi e città la tua buona novella
Ma questo domani, con fede migliore
Il tuo sangue può certo bastare
Nessuno di loro ti grida un addio
Per esser scoperto cugino di Dio
Gli apostoli han chiuso le gole alla voce
Fratello che sanguini in croce
Han volti distesi, già inclini al perdono
Ormai che han veduto il tuo sangue di uomo
Fregiarti le membra di rivoli viola
Incapace di nuocere ancora
Il potere vestito d'umana sembianza
Ormai ti considera morto abbastanza
E già volge lo sguardo a spiar le intenzioni
Degli umili, degli straccioni
Ma gli occhi dei poveri piangono altrove
Non sono venuti a esibire un dolore
Che alla via della croce ha proibito l'ingresso
A chi ti ama come se stesso
Pallidi al volto, scavati al torace
Non hanno la faccia di chi si compiace
Dei gesti che ormai ti propone il dolore
Eppure hanno un posto d'onore
Non hanno negli occhi scintille di pena
Non sono stupiti a vederti la schiena
Piegata dal legno che a stento trascini
Eppure ti stanno vicini
Perdonali se non ti lasciano solo
Se sanno morir sulla croce anche loro
A piangerli, sotto, non han che le madri
In fondo, son solo due ladri
Sapere i tuoi occhi bevuti dai cani
Di morire in croce puoi essere grato
A un brav'uomo di nome Pilato
Ben più della morte che oggi ti vuole
T'uccide il veleno di queste parole
Le voci dei padri di quei neonati
Da Erode, per te, trucidati
Nel lugubre scherno degli abiti nuovi
Misurano a gocce il dolore che provi
Trent'anni hanno atteso, col fegato in mano
I rantoli d'un ciarlatano
Si muovono curve le vedove in testa
Per loro non è un pomeriggio di festa
Si serran le vesti sugli occhi e sul cuore
Ma filtra dai veli il dolore
Fedeli umiliate da un credo inumano
Che le volle schiave già prima di Abramo
Con riconoscenza ora soffron la pena
Di chi perdonò a Maddalena
Di chi con un gesto soltanto fraterno
Una nuova indulgenza insegnò al Padreterno
E guardano in alto, trafitti dal sole
Gli spasimi d'un redentore
Confusi alla folla ti seguono muti
Sgomenti al pensiero che tu li saluti
"A redimere il mondo" gli serve pensare
Stasera il più forte è il terrore
La semineranno per mare e per terra
Tra boschi e città la tua buona novella
Ma questo domani, con fede migliore
Il tuo sangue può certo bastare
Nessuno di loro ti grida un addio
Per esser scoperto cugino di Dio
Gli apostoli han chiuso le gole alla voce
Fratello che sanguini in croce
Han volti distesi, già inclini al perdono
Ormai che han veduto il tuo sangue di uomo
Fregiarti le membra di rivoli viola
Incapace di nuocere ancora
Il potere vestito d'umana sembianza
Ormai ti considera morto abbastanza
E già volge lo sguardo a spiar le intenzioni
Degli umili, degli straccioni
Ma gli occhi dei poveri piangono altrove
Non sono venuti a esibire un dolore
Che alla via della croce ha proibito l'ingresso
A chi ti ama come se stesso
Pallidi al volto, scavati al torace
Non hanno la faccia di chi si compiace
Dei gesti che ormai ti propone il dolore
Eppure hanno un posto d'onore
Non hanno negli occhi scintille di pena
Non sono stupiti a vederti la schiena
Piegata dal legno che a stento trascini
Eppure ti stanno vicini
Perdonali se non ti lasciano solo
Se sanno morir sulla croce anche loro
A piangerli, sotto, non han che le madri
In fondo, son solo due ladri
Credits
Writer(s): Gian Piero Reverberi, Fabrizio De Andre
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