REQUIEM

Mia madre ancora prega ma mio padre non migliora
Passa il giorno su una sedia mentre l'ansia lo divora
Il tumore lo rinnega ma comunque lo addolora
Penso a quando stava bene fra come se fosse ora
Dopo mille sbatti mega potrei andarmene in malora
Ho una striscia di coltelli sulla schiena che mi fora
Uno per i vecchi fratelli a cui ripenso ancora
Uno per ogni pianto di mamma che scurisce la dimora
Mio padre non si alza questa cura lo divora
Vorrebbe starsene a messina adesso é questo che lui implora
Io vorrei dargli consigli ma lui spesso non mi ascolta
In ospedale ho avuto i brividi quando gli tolsi quella barba folta
C'avessi parlato di piu forse sarebbe stato meglio
A volte sai ci penso quando rimango sveglio
Quando aspiro fumo denso pensando poi di stare meglio
Vale zero il tuo dissenso se ti rispondo col silenzio

Fortuna che c'ho lei senza non saprei che fare
Ogni giorno mi regala forza che mi aiuta a non mollare
Sei un pensiero fisso che non se ne può andare
Come se prendessi un pesce e gli togliessi il mare
Una lacrima sul viso da tempo la porto appresso
Io che cerco un tuo sorriso pa dal giorno che ti ho perso
Ogni giorno qua é una guerra torno a casa e sto una m****
Piango mentre mi lavo e lascio i vestiti per terra
Ogni giorno bevo birra sai che prima ero astemio
So che dovrei finirla ma io forse non mi impegno
Questo vuoto mi ha parlato sai mi ha detto samu impara
É meglio un padre in una gabbia fra che un padre in una bara
A volte certi tagli non si possono curare
A volte a certi sbagli sai che non puoi rimediare
Se ti avessi dato ascolto quando volevi parlare
Perché adesso pagherei per sentirti solo urlare



Credits
Writer(s): Samuele Mario Billé
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