Pilgrim
Dappertutto vagano.
Ti giri e rigiri — non potrai vederli
ma non si nascondono —,
toccarli anche quando ti pestano i piedi.
Non tocchi e non credi che esistano davvero.
Hanno occhi con grandi pupille abituate al nero.
...
Hanno lunghi abiti.
Hanno bocche da grandi mangiatori di vanità.
Quando di soppiatto ti si avvicinano
giocano con la tua fantasia.
Sembrano esserini diabolici, gnomi malefici —
non ti accorgi che sono angeli?
Godi il tuo ridere ché piangerai.
Sgorga nel posto sbagliato la fonte dei tuoi guai.
...
Hanno mani titaniche.
Hanno dita fortissime lunghe un'eternità,
ma non le usano,
figli d'amore d'ingegno e necessità.
Spesso riflettono, identico specchio,
ma non si somigliano.
Comprano panico vendono anima.
Invece tu godi il tuo ridere, ché piangerai.
sgorga nel posto sbagliato la fonte dei tuoi guai.
...
Ogni maestro ha un maestro.
Loro no: sono l'uno maestro di nulla,
del nulla riflesso nell'altro.
Ora tutto è statico.
Uomo, ascolta l'elettricità:
campi d'aria che vibrano,
occhi che nel buio si rivelano,
immensi scintillano
e pensi a salvare il tuo pelo.
Lasciati andare, smetti di scappare, arrestati,
smetti di correre correre correre,
tu che pensi di salvarti — ma perirai.
Cerchi nel posto sbagliato la fonte dei tuoi guai.
...
Ti giri e rigiri — non potrai vederli
ma non si nascondono —,
toccarli anche quando ti pestano i piedi.
Non tocchi e non credi che esistano davvero.
Hanno occhi con grandi pupille abituate al nero.
...
Hanno lunghi abiti.
Hanno bocche da grandi mangiatori di vanità.
Quando di soppiatto ti si avvicinano
giocano con la tua fantasia.
Sembrano esserini diabolici, gnomi malefici —
non ti accorgi che sono angeli?
Godi il tuo ridere ché piangerai.
Sgorga nel posto sbagliato la fonte dei tuoi guai.
...
Hanno mani titaniche.
Hanno dita fortissime lunghe un'eternità,
ma non le usano,
figli d'amore d'ingegno e necessità.
Spesso riflettono, identico specchio,
ma non si somigliano.
Comprano panico vendono anima.
Invece tu godi il tuo ridere, ché piangerai.
sgorga nel posto sbagliato la fonte dei tuoi guai.
...
Ogni maestro ha un maestro.
Loro no: sono l'uno maestro di nulla,
del nulla riflesso nell'altro.
Ora tutto è statico.
Uomo, ascolta l'elettricità:
campi d'aria che vibrano,
occhi che nel buio si rivelano,
immensi scintillano
e pensi a salvare il tuo pelo.
Lasciati andare, smetti di scappare, arrestati,
smetti di correre correre correre,
tu che pensi di salvarti — ma perirai.
Cerchi nel posto sbagliato la fonte dei tuoi guai.
...
Credits
Writer(s): Domenico D'addabbo
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