Boogie (Live 2003)
Due note e il ritornello era già nella pelle di quei due
Il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo
I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga
E la canzone andava avanti sempre più affondata nell'aria
Quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali
Che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta
Che tenevano la porta aperta davanti alla primavera
Qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire
Il ventilatore ronzava immenso dal soffitto, esausto
I sax ipnotizzati, dai movimenti di lei si spandevano rumori
Di gomma e di vernice, e da lui, da lui di cuoio
Le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera che fumava al mentolo
Altri, altri starnutivano, ma senza malizia
E la canzone andava elegante, l'orchestra era partita, decollava, decollava
I musicisti, un tutt'uno col soffitto e il pavimento
Solo il batterista nell'ombra guardava con sguardi cattivi
Quei due danzavano bravi, una nuova cassiera sostituiva la prima
Questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle alascane
Quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva
L'orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato
Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare
Un quinto personaggio esitò prima di starnutire
Poi, poi si rifugiò nel nulla
Era un mondo adulto
Si sbagliava da professionisti
Il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo
I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga
E la canzone andava avanti sempre più affondata nell'aria
Quei due continuavano, da lei saliva afrore di coloniali
Che giungevano a lui come da una di quelle drogherie di una volta
Che tenevano la porta aperta davanti alla primavera
Qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire
Il ventilatore ronzava immenso dal soffitto, esausto
I sax ipnotizzati, dai movimenti di lei si spandevano rumori
Di gomma e di vernice, e da lui, da lui di cuoio
Le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera che fumava al mentolo
Altri, altri starnutivano, ma senza malizia
E la canzone andava elegante, l'orchestra era partita, decollava, decollava
I musicisti, un tutt'uno col soffitto e il pavimento
Solo il batterista nell'ombra guardava con sguardi cattivi
Quei due danzavano bravi, una nuova cassiera sostituiva la prima
Questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle alascane
Quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva
L'orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato
Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare
Un quinto personaggio esitò prima di starnutire
Poi, poi si rifugiò nel nulla
Era un mondo adulto
Si sbagliava da professionisti
Credits
Writer(s): Paolo Conte
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