Non perdo più tempo

Ehi
Dimenticato da una massa che non c'è, che non c'è mai stata
fissata col concetto che è musica fatta in casa, giusto
ma è come pasta d'uovo fatta da mani di una paesana:
è genuina e quasi si regala;
c'è dietro molto di più di quello che vedi tu,
non sono scritte e copyright in fondo al booklet
che in copertina non ci siano donne nude
non esclude che io ho levato gli anni alla salute;
e alla salute di chi, quando c'è un brindisi
non si festeggia nulla ma è autoconvincersi
che la speranza è proprio l'ultima a morire
se James Brown era il penultimo.
E non mi arrangio e non ho dubbi non
sono schiavo del mio pubblico se il pubblico
è schiavo di artisti in fase di decupito
e questi artisti sono schiavi di un accredito
che è schiavo dell'unico vostro merito.
Meravigliati dai tasti che premo,
fantastico Ghemon,
non può mica bastarmi a levarmi i fantasmi che vedo,
e cambio posti e colori; facce e nomi
ma restano i paradossi ed i paragoni.
Se sono entrato nei vostri cuori
non l'ho cercato a tutti i costi
era per tirare i mostri fuori
ma passa il tempo e quei giorni te li ritrovi
a un metro dal letto come ospiti nei dormitori.
Potenzialità reali e futuro in queste due mani,
affido la risposta al tempo e alle sue ali
perché va a cicli circolari,
se giri, ritorni dove stavi
e vedo il mondo con i miei occhiali
siedo sui rottami,
e ora ho emozioni nella coda come i cani,
e scrivo in bilico su delle travi
c'è il cielo che minaccia pioggia e non ho più rivali.
Sono forse più di dieci ormai, e se ti piace vai
non te n'accorgi quanto possa crescere un bonsai,
dalle esperienze, persone, eventi
da chi ha investito e poi
come se nulla fosse chiudere i battenti e passa
più gente esausta,
più di una mente talentuosa diventare guasta,
frutto di un crescendo di superficialità
di cui poi almeno la metà dopo due anni ha detto basta.
Non mi stupisco più, il tempo butta giù
allo stesso tempo ci sorridi perché in fondo il cielo sopra resta blu
e affronto i fatti della vita non subendoli ma solo dandogli del tu
anche se dentro resta uguale a ieri uguale a come sei e come eri
gli stessi tuoi pensieri,
se è il tempo che decide non mi uccide
ci vuole giusto il tempo, la forza e gli stessi desideri.
Oggi non lo prendo né lo perdo
ma divento tempo e scorro, so
che non lo blocco tatuando un orologio sul polso,
porto il fuoco di Talete non dell'inferno
mentre la sete prova a spegnere il mio fuoco interno.
Ed ogni giorno ascolto funk, per colorare ste giornate,
scandirle senza metronomo,
ed ogni giorno ascolto Soul,
almeno in quelle note trovo ancora amore, in strada non ne vedo più
mi addormento nel Blues per svegliarmi fra i demoni,
hanno sguardi increduli non voglio lasciarli ormai,
non voglio allenarmi in freestyle,
se è improvvisazione lo crei mentre lo fai ok?
Se non campo coi live sono fatti miei,
vivo nel mio limbo, quale Olimpo degli dei?
Pazzo si, definizione che non temo,
per voi un pazzo povero è un povero pazzo,
un pazzo ricco è un genio.
Proiezioni BpM lungo assi
parallele dritte sulle passi di B-boys seri,
vedo foto in Dejà-vu, costi pure a pieno,
oggi come ieri e forse più ma lo capisco meno.
Basterebbe un gesto, comportarti in modo onesto
un po' con gli altri, un poco con te stesso,
olio di gomito in mezzo a questo vomito, questo
vale a dire non buttare il Rap nel cesso.
Vedo gente, persone quelle sempre
vestite nello stesso modo ma non c'entra niente.
Proiezioni di New York sugli italiani
fanno gente che fa il Rap, ma non ci fanno americani, ciccio
proiezioni BpM lungo solchi di un vinile nero
fanno proiezioni da più migliaia d'Euro,
niente da dire su ste produzioni craste
vorrei che ci si proiettasse anche nelle nostre tasche
quest'è, un motivo per cui spingo,
fare in modo che le teste blaste vadano giù in sincro
quest'è, il motivo di una vita uomo,
"Resta dove sei, io resto dove sono".



Credits
Writer(s): Giovanni Luca Picariello, Johannes Hilpold, Corrado Grilli, Mirko Filice
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