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Lasciami spiegare perché le mie vene
Non sembrano aver paura di farsi ancora male
Di farsi ancora bene, di farsi ancora
Il mondo si colora

Un attimo di stelle per poi precipitare
Più sotto dell'inferno accanto al suo fetore
Con i piedi nella neve più fredda del tuo nome
E degli occhi di tuo padre

Adesso dimmi, madre, mi vuoi ancora bene
Adesso che il mio corpo è più leggero della mia mente
Adesso dimmi, padre, potrai mai perdonare
Un figlio che non ti assomiglia più

Non ho più paura, la calma mi governa
Con alibi di ferro e i regni in me sovrana
Le mappe sulle braccia segnano il cammino
Di me non c'è più traccia

Adesso dimmi, madre, mi vuoi ancora bene
Adesso che il mio corpo è più leggero della mia mente
Adesso dimmi, padre, potrai mai perdonare
Un figlio che non ti assomiglia più

Un giorno ritornerò, guardarmi negli occhi
Sarà più difficile che dirmi di no
Non puoi più portare il mio nome macchiato indelebilmente
Dov'eri quand'eri soltanto un'immagine nella mia mente?

Ancora ritornerò
Ma forse non vale la pena soffrire vedendoti ancora
Come l'ultima volta
Uno sguardo che parla, per me non sei nato ancora

Adesso dimmi, madre, mi vuoi ancora bene
Adesso che il mio corpo è più leggero della mia mente
Adesso dimmi, padre, potrai mai perdonare
Un figlio che il perdono non lo sa nemmeno chiedere

Adesso dimmi, eroe, perché non so volare?
Ho un corpo senza ali, è più leggero della polvere
Adesso dimmi, padre, potrai mai ritrovare
Un figlio che non esiste più



Credits
Writer(s): Ermal Meta, Giovanni Colatorti, Emanuele Diana, Berardino Rubini
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