Atteso imprevedibile

Sta sveglio per restare sveglio, ma senza averne voglia
Finge di non essere suo figlio mentre
Lo veglia come una spoglia: lui aspetta
Aspetta che passi, che la pressione s'abbassi
Per evitare collassi, guarda suo padre aspettare due assi

Seggiola in plastica, bibita tiepida
Guarda quell'uomo nervoso che impreca, che nervoso lo educa
Che gli fa la predica:
Vede soffiarsi via la vita da una doppia coppia
Vestita e sotto una scala servita vive un'attesa infinita

Dice che si diverte, da cosa si diverte non lo dice mai
Dice "è bellissimo rivederti"
Lo dice guardando giusto un po' più in là
Dice che è "tutto ok", "tutto tranqui" sigaretta
Occhi stanchi
Con dei jeans che eran bianchi che gli scivolano dai fianchi

Un bugiardo cronico, pigro patologico
Finto malato che si fa medico, parodia d'uno schizofrenico
Lui vive a casa come un tarlo, i suoi continuano ad allevarlo
Con gli occhi bassi tutto il giorno per l'imbarazzo d'incontrarlo

Vittime dell'atteso imprevedibile
Loro il sangue sugli altari
Il fuoco degli spari, indelebile e invisibile
Profeti dell'atteso imprevedibile
Che necessariamente gli accadrà
Un giorno arriverà salvandoli dal solito

Vedrai che cambierà
Vedrai vedrai cosa resterà di questi anni bui
Di questa città e questa notte un uomo piangerà
Vedrai vedrai che cambierà
Vedrai vedrai cosa resterà di questi anni bui
Di questa città e questa notte un uomo piangerà

Splendido, pettinatissimo, surgelato freschissimo
Perennemente al massimo, che si piace tantissimo ogni singolo attimo
Testa nel look, vita nel book, destino nel cinema:
Tiene il fiato quando sorride
Perché se respira si appanna il cellophan

Vive nel mito di essere un mito - e gli altri non l'hanno capito - e
A questo talento sprecato vien ripetuto dal giorno che è nato che il
Suo futuro è da star, che deve solamente aspettare
Lui ne è contento e ancora non sa
Che il suo futuro è di star a guardare

Stanza 51, palazzina F, settimo piano
Ufficio Moduli Scarabocchiati
Protocollati e Archiviati a Mano
Tutto è assenza, tempo perduto, lettera morta
Solo una traccia di umanità sulla
Spiaggia in foto attaccata alla porta

Lei è fuori stanza, timbrata presenza si tiene a distanza
Il posto fisso in latitanza, il posto pagato a Sua Eccellenza
Su quella spiaggia stinta ogni domanda respinta
Ogni pratica finta
Ogni giornata buttata in quel mare convinta di averla vinta

Attori dell'atteso imprevedibile
Comparse che forse hanno girato
Ma poi non han montato e già sono i propri idoli
Burocrati dell'atteso imprevedibile
Cannibali che restano impassibili
Giocando ai contabili di furti ed elemosine

Vedrai che cambierà
Vedrai vedrai cosa resterà di questi anni bui
Di questa città e questa notte un uomo piangerà
Vedrai vedrai che cambierà
Vedrai vedrai cosa resterà di questi anni bui
Di questa città e questa notte un uomo piangerà

Vedrai che cambierà
Vedrai vedrai cosa resterà di questi anni bui
Di questa città e questa notte un uomo piangerà
Vedrai vedrai che cambierà
Vedrai vedrai cosa resterà di questi anni bui
Di questa città e questa notte un uomo piangerà



Credits
Writer(s): Carolina Galbignani, Francesco Di Gesu, Leonardo Beccafichi
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link