Penelope

E dormiamo sonni pieni di timorosi agguati
Fragili come la superficie del mare
Come un gigante nudo che usa il vento per farsi accarezzare
E quando il buio arriva e scioglie i nostri lacci
Tu diventi un onda che le mie braccia non possono afferrare e come d'incanto sei arrivata con i tuoi sonagli
Riprendi i tuoi vestiti
Ed esci dai miei sogni

...e m'incanto a guardare la mia carne che tu sai tessere,
sai disfare

E' già sera
E non posso più nascondermi
Come un'onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio
Tu mi sommergerai
E noi qui ad illuderci di sedurre il tempo ma
come un onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio
Tu ti dileguerai. Tu ti dileguerai.

E saltiamo tra le valigie riempite e disfatte
Case montane e smontate
Frammenti di viaggi notturni
Vagoni volanti
Risate di passanti che si gustavano l'attesa
Di un desiderio ancora per poco inappagato
E nell'illusione di annullare le distanze aumentare l'andatura
Disegnare nuovi equilibri
Penelope sai
Come te anche io sono stanco di capire tutto quando
Le cose se ne vanno

...e m'incanto a guardare la mia carne che tu sai tessere,
sai disfare

E' già sera
E non posso più nascondermi
Come un'onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio
Tu mi sommergerai
E noi qui ad illuderci di sedurre il tempo ma
come un onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio
Tu ti dileguerai. Tu ti dileguerai.

Vai giù! Nell'abisso!
Poi su! E capisco che tra un respiro e l'altro esiste il luogo dell'assenza, tra un respiro e l'altro esiste il luogo dell'assenza

E' già sera
E non posso più nascondermi
Come un'onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio
Tu mi sommergerai
E noi qui ad illuderci di sedurre il tempo ma
come un onda che impazzisce e schiuma su uno scoglio
Tu ti dileguerai. Tu ti dileguerai.



Credits
Writer(s): Christian Montanarella, Paolo Pavanello, Nicola Sangermano, Emiliano Carlo Audisio, Davide Pavanello
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