Sai dove
Spreca tutto il tempo che vuoi
Il rosario tra le dita
Appiccica croci dove meglio credi
Ma giù le mani dalla mia vita
Vivi e lascia vivere
Ma le tue certezze da sacrestia
Prima mi condannano a nascere per poi negarmi la libertà
Di andarmene via
E sai dove ficcarti la tua verità, la tua fede
Hai ancora sulle chiappe i segni degli artigli del tuo prete
Io sceglierò di crepare se e quando pare a me
Io sono mio, dai, vediamo, vieni qui davanti a dirmelo
Che così non è
Volevamo tutto e subito
Era già troppo tardi domani
Siamo qui nel secolo dopo
Una bella minchia fra le mani
Restiamo a guardare increduli
Fino a dove possono arrivare
A saccheggiare i nostri incubi
A fotterci i colori, le parole
E sai dove ficcarti la tua libertà, il tuo amore
Voglio essere schiavo delle mie idee del cazzo e libero di odiare
Anche io voglio fare ciò che mi pare e quando pare a me
Io sono mio, dai, vediamo, vieni qui davanti a dirmelo
Che così non è
Soluzioni narcolettiche per i centri storici
Che i pensionati dormano sonni sostenibili
Domeniche di shopping per famiglie modello
Poi cinema, pop corn, poi tutti a casa, che il sindaco è tranquillo
E sai dove ficcarti la tua tranquillità, la tua quiete
Bar chiusi e strade vuote mi fanno vernir sete
Io sono mio, come mia è questa città
Io e il mio gintonico
Dai, vediamo, mandaci i carri armati
A smuoverci di qua
Il rosario tra le dita
Appiccica croci dove meglio credi
Ma giù le mani dalla mia vita
Vivi e lascia vivere
Ma le tue certezze da sacrestia
Prima mi condannano a nascere per poi negarmi la libertà
Di andarmene via
E sai dove ficcarti la tua verità, la tua fede
Hai ancora sulle chiappe i segni degli artigli del tuo prete
Io sceglierò di crepare se e quando pare a me
Io sono mio, dai, vediamo, vieni qui davanti a dirmelo
Che così non è
Volevamo tutto e subito
Era già troppo tardi domani
Siamo qui nel secolo dopo
Una bella minchia fra le mani
Restiamo a guardare increduli
Fino a dove possono arrivare
A saccheggiare i nostri incubi
A fotterci i colori, le parole
E sai dove ficcarti la tua libertà, il tuo amore
Voglio essere schiavo delle mie idee del cazzo e libero di odiare
Anche io voglio fare ciò che mi pare e quando pare a me
Io sono mio, dai, vediamo, vieni qui davanti a dirmelo
Che così non è
Soluzioni narcolettiche per i centri storici
Che i pensionati dormano sonni sostenibili
Domeniche di shopping per famiglie modello
Poi cinema, pop corn, poi tutti a casa, che il sindaco è tranquillo
E sai dove ficcarti la tua tranquillità, la tua quiete
Bar chiusi e strade vuote mi fanno vernir sete
Io sono mio, come mia è questa città
Io e il mio gintonico
Dai, vediamo, mandaci i carri armati
A smuoverci di qua
Credits
Writer(s): Giorgio Canali
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