Pugno di mosche

Tutto a un tratto è finita
Ed intorno nemmeno una voce,
neppure uno straccio di umanità
e nessuno che accende la luce
e nessuno che insulta il vicino,
nessun vecchio che piscia sul muro,
né auto, né spari, ne messe a suffragio,
nessuno che vende, che fotte, che piange.

Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.

Forse ero distratta,
ero assorta, ero sovrappensiero,
il mondo è finito un minuto fa
e non ho salutato nessuno,
e finiti i conflitti di sangue,
le campane, la ricreazione,
la sveglia, mia madre, la sanità,
anche i cuochi alla televisione.

Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.
Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.
Apro il pugno e una mosca
mi balla il flamenco,
una mosca mi guarda,
e mi balla il flamenco,
una mosca mi guarda,
e mi balla il flamenco.

E se fossi impazzita,
fossi vittima della mia mente,
la fine del mondo una fantasia,
fosse tutta al suo posto la gente.
E gli sbirri che picchiano duro,
il servizio civile, l'insonnia,
le rate, l'iPad, la sharia, il web,
la più morbida carta da culo.

Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.
Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.
Apro il pugno e una mosca
mi balla il flamenco,
una mosca mi guarda,
e mi balla il flamenco,
una mosca mi guarda,
e mi balla il flamenco.



Credits
Writer(s): Sabrina Napoleone
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