Canto nomade per un prigioniero politico

In questi giorni è certo autunno giù da noi
Dolce Marta Marta mia
Ricordo il fieno e i tuoi cavalli di Normandia
Eravamo liberi liberi

Sul muro immagini grondanti umidità
Macchie senza libertà
Ascolta Marta in questo strano autunno
I tuoi cavalli gridano urlano incatenati ormai

Cosa dire soffocare chiuso qui perché
Prigioniero per l'idea la mia idea perché

Lontano è la strada che ho scelto per me
Dove tutto è degno di attenzione perché vive
Perché è vero vive il vero

Almeno tu che puoi fuggi via canto nomade
Questa cella è piena della mia disperazione
Tu che puoi non farti prendere

Voi condannate per comodità
Ma la mia idea già vi assalta

Voi martoriate le mie sole carni
Ma il mio cervello vive ancora ancora

Lamenti di chitarre sospettate a torto
Sospirate piano
E voi donne dallo sguardo altero
Bocche come melograno
Non piangete perché io
Sono nato nato libero libero
Non sprecate per me una messa da requiem

Io sono nato libero



Credits
Writer(s): Vittorio Nocenzi
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