La conquista della posizione eretta

Steli di giunco e rughe d'antica pietra
Odore di bestia, orma di preda
Nient'altro vede il mio sguardo prono
Se curva è la mia schiena

Potessi drizzare il collo oltre le fronde
E tener ritto il corpo opposto al vento
Io provo e cado e provo
E ritto sto per un momento

L'urlo rintrona per la volta tutta
Fino ai vulcani sale e poi resto a guardare
E bevono i miei occhi, i voli, i salti
Le mie foreste e gli altri

E dove l'aria in fondo tocca il mare
Lo sguardo diritto può guardare



Credits
Writer(s): Vittorio Nocenzi
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