Cave canem

Diana è accecata Marte è ferito, fortuna volteggia sul filo spinato.
La daga e la toga la mano del fabbro che forgia la lama per quella del sarto.
Vesta è fuggita Saturno è ubriaco, ricchezza riposa vicino alle ortiche.
Il fumo e la brace la mano sul fuoco che infiamma la fame sfuggente del gioco.

Datemi un mercato e mille schiavi da frustare
Dammi un lupanare e mille eunuchi da sfruttare

Rit: CAVE CANEM... NEL NOME DEL PADRONE
CAVE CANEM... L'AVANZO è GARANTITO
CAVE CANEM... FEDELI ALLA CATENA

Giunone è incazzata Cupido è castrato, bellezza che batte sul viale del tempo. La fola e la storia la bocca cucita che intreccia memorie in gomitoli d'oro.
Minerva è impazzita Mercurio è malato, ragione è distesa all'ombra in giardino. Il viaggio e il miraggio imparò l'artigiano a barattare il diritto in cambio di un premio

Datemi un' arena e mille bestie da sbranare
Datemi un banchetto e mille bocche da sfamare

Rit: CAVE CANEM... NEL NOME DEL PADRONE
CAVE CANEM... L'AVANZO è GARANTITO
CAVE CANEM... FEDELI ALLA CATENA
CAVE CANEM... TU CHE STAI SULLA SOGLIA
CAVE CANEM... è LA SUA DIMORA
CAVE CANEM... TU SIA IL BENVENUTO

CAVE CANEM, CAVE CANEM, CAVE CANEM



Credits
Writer(s): Stefano Masin
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