Vetri appannati d'America

Vetri appannati d'America
E tutti se ne sono già andati
Restano i bar vuoti
I cani e le strade
Gli sgabelli, le corse e le puntate
Lontano, lontano, lontano
Vi scrivo da molto lontano
Tra carni cadenti e stelle cadute
E stellette del cielo in terra e per terra
Nel silenzio d'America

Marinai e soldati ai telefoni occupati
E non arrivo ancora a te
Funerali e bande, bandiere e fanfare d'america
Sono Jim e sono un alcol
Sono John e sono oversize
E grazie, signore, per il dono della sobrietà
Per farmi accettare quel che non posso cambiare
E per il coraggio di fare
Nell'unione d'anonimi, Dio salvi l'America

Jim siede e dondola e la madre ciondola
E polvere e polvere in casa
Il cancro è andato, ora restan le spese
E sigarette e televisore nel buio sempre accese
Il fiume scorre tra gli argini
Lo caricano sul dorso le gru
Jim dorme armato e come da ragazzo lo sente
Tra la luna e il granturco continuare a passare
Nel silenzio d'America

Pioggia sui vetri d'America
E bocconi di pollo in cartone
Restano le pompe come lapidi in piedi
Lungo i chilometri immobili
Affacciarsi dal vetro a una vita
Affacciarsi dove sei finita
La divisa di Kenricks, il coltello e la carne
E cosa ha fatto al tuo volto la vita
Nel silenzio d'America



Credits
Writer(s): Vinicio Capossela
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