Le ceneri delle nostre maschere

Trascrivo, a volte, i versi degli animali
Ne deduco una macarena o una leggenda
Che mi stordiscono
Ma poi mi richiama il tempo
Che batte senza sosta
È il metronomo che tutto consuma

Non ce ne siamo accorti
Ma siamo risorti dalle ceneri
Delle nostre maschere
Portate a spasso sulla nostra vita
Non ce ne siamo accorti ma siamo imbevuti
Di assenzio e sidro mischiati
Ed anche di pesche dolciastre come il miele

Il trascorrere dei momenti
Mi provoca una vasta propensione
Alle scampagnate notturne
In buona compagnia di amici
Ognuno ricordi di portare
Il suo cervello fasullo di erezioni
Da quella vasca che li contiene
C'è ogni volta però
Un metronomo che consuma

Non ce ne siamo accorti
Ma siamo risorti dalle ceneri
Delle nostre maschere
Portate a spasso sulla nostra vita
Non ce ne siamo accorti ma siamo imbevuti
Di assenzio e sidro mischiati
Ed anche di pesche dolciastre come il miele

Sospesi sono i massi di Stonehenge
E mai cadranno se non li toccherai
Alza un dito ed ergerai
Il tuo Coral Castle

Non ce ne siamo accorti
Ma siamo tornati



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