L'insetto rovesciato

Non c'erano specchi per guardare le ferite che avevo sul cuore
non c'erano monti per scrutare quale fosse la strada migliore
ero così piccolino, così piccino che a stento mi vedevo io
futile, gretto e tapino e un giorno meschino
mi rovesciai
...
Niente di male nel cercare una speranza, un aiuto, un appiglio
pensavo già "Peccato, nemmeno il tempo di un ultimo figlio
maledetto sia il nome ed il colore che alla mia specie assegnerai
maledetta la forma ed ogni orma che io lasciai"
...
E intanto mi agitavo, mi dimenavo ma rimanevo ancora giù
il brutto di una morte assurda è che tu aspetti e lei non viene più
Guarda tu che disdetta sarà la vendetta per quelli più piccoli di me
io vivo senza far danno ma certo l'avranno un loro perché
...
Se capovolgi il tuo guardare nella polvere o fin sopra ai fiori
tutti i livelli sono uguali non esistono mondi migliori
c'è sempre un piede più grande con sopra due gambe
ma sotto ci sei sempre tu
passa la sua bella vita sulla tua finita e ritorna su
E così in questa immensità dove annegavo, ora devo aspettare
come una tartaruga la stessa fine
di una mangiatrice di lattuga



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