Monade

Nel tempo del sonno e dell'io totale
Nel tempo di un messia meraviglioso

Che redime ogni male
Nel tempo dell'autocondanna ed autoassoluzione
Nel tempo dell'occasione unica
Dell'autosuggestione cronica
Nel tempo

Nel tempo che è coltre cieca
Che è arrendersi muto
Che è sordo ignorare
Che è il sentore sopito
L'aver accettato che sei
Il credo devoto in un vademecum
Da tempo sincopato e lineare alimentato
Lo userai
Accettando in silenzio un percorso già prescritto
E poi vedrai

La paura negli occhi allo specchio
Ma non coglierai, comprenderai
La ragione
L'inveire sullo schifo che vi compare

Se non fosse per

Quel pur tenue senso di evasione
Di emancipazione e le chimere
L'anelito, il caos, la sete
Che ad oggi son tutto ciò che ti separa dal vuoto che sei

Onestà letale
Come se guardarti in faccia
Andare a fondo fosse orrore
Onestà vitale
Un soffio d'ossigeno che smuove e scuote
Il vuoto dentro te

Quel pur tenue senso di evasione
Di emancipazione e le chimere
L'anelito, il caos, la sete
Che ad oggi son tutto ciò che ti separa dal vuoto che sei



Credits
Writer(s): A Nameless Inertia
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