Ozymandias
Ci state fottendo merde l'orizzonte qui si perde, lamentarvi non vi serve ritorniamo alle caverne
Questo paradiso è già fottuto se il tuo grande amico è in una stanza
Con un laccio
Sopra il suolo
Già svenuto
Dov'è il tuo stato? l'hanno già venduto, chiedi un po' al commissariato
Lì almeno c'hanno creduto
Chi si è buttato da un palazzo, chi si è trattenuto, chi un po' ci è rimasto
Chi da un nastro viene posseduto
Zero rapporti umani zero contatto fisico
Sai che la macchina ha vinto nello specifico?
Siamo raccapriccianti ciucci incollati alle bocche d'infanti, il mio che trabocca di ampolle e rimpianti
Non rispetto l'uomo nemmeno la sua divisa
Siamo la stessa merda, stessi schemi ma strada divisa
Nella commedia della vita i controllori hanno torto nulla da ridere stasera un comico è morto
Esilarante figura in mondo visione
Suscita rivolte nella pubblica opinione
Ma il pupazzo fatto di plasticone con la pussycat d'onore crea molta più informazione
Mi lavo da voi pustole con docce d'attitudine mi spengo
Poi riemergo dalle sabbie mobili del futile
Amara conclusione del mio mic
Sei la ruggine
Del nostro rogo
Solo fuliggine
Non voglio fissarmi
Obbiettivi siamo obiettivi poche prospettive esche vive e forse ne usciremo vivi
Rilassati pigliati 'sti lassativi poche regole
Pochi parametri ma tassativi
Scappi ma dove? insabbi le prove, soldi a carriole
Incise sulla pietra, solo parole bravo fai bene ragiona come un'azienda
Spendi l'utile
Nell'inutile ci si ribecca merda
È vero che ho un amico che per me si taglierebbe un braccio
Meglio lui di te che col tuo router guardi cosa faccio
Finti personaggi con addosso finte maschere
Invidiosi preferite dare adito alle finte chiacchiere
Siamo alle solite qua diceva il dottor kappa
Pensa a chiacchierare meno e a fare il doppio schiappa
Il fatto è che qui c'è un'involuzione renditene conto se perdiamo tempo
E vista in un secondo tra tastiere e buoni
Sconto, non so più che cos'affronto se lo strazio che tu chiami vita fa il suo girotondo
Raccontami chi sei e fallo senza filtri, senza storie, voglio i fatti e poi guardarti
Senza angosce o paranoie
Ancora troppo presto e qua mi danno per sconfitto ma
Alimento il conflitto pure stando zitto
Insolito cade dall'albero ed è cascato dritto, la prendo
Come legge universale, è stato scritto
Douglas senti come accelero divento Cerbero sopra un volante ai 120 qui ci stermino
In fondo siamo solo bestie è il nostro istinto me lo ripeto
Tutti con le stesse turbe ma in segreto
Discorsi sottoni condizioni critiche l'hi-fi spinge pezzoni
Che ti flasha
Ritorni alla tua vita, sempre la stessa
Non abbiamo pace
Mai l'avremo
Siamo i tuoi custodi hip hop e sai che senza te noi spariremo
Portali aperti la percezione e i tuoi difetti suona un pelo strano che mi ascolti e ti diverti
E intanto il pelatone dal casermone con mosse mediatiche
Per fare rumore non ci tranquillizzi col terrore
Non porta bene
Non ti fa stare meglio
Non è che il solito congegno e ti fa stare sveglio
Col cazzo adesso prendo a calci chi ha sempre studiato
Ed usa l'ignoranza per minimizzarci
Ti prego ascolta
Sono tornato su sta strada morta solo per averla vinta sulla mia vita contorta
Fermo che di cazzi amari ne ho una sporta
Giuro su me stesso ho sempre maledetto quella volta
Questo paradiso è già fottuto se il tuo grande amico è in una stanza
Con un laccio
Sopra il suolo
Già svenuto
Dov'è il tuo stato? l'hanno già venduto, chiedi un po' al commissariato
Lì almeno c'hanno creduto
Chi si è buttato da un palazzo, chi si è trattenuto, chi un po' ci è rimasto
Chi da un nastro viene posseduto
Zero rapporti umani zero contatto fisico
Sai che la macchina ha vinto nello specifico?
Siamo raccapriccianti ciucci incollati alle bocche d'infanti, il mio che trabocca di ampolle e rimpianti
Non rispetto l'uomo nemmeno la sua divisa
Siamo la stessa merda, stessi schemi ma strada divisa
Nella commedia della vita i controllori hanno torto nulla da ridere stasera un comico è morto
Esilarante figura in mondo visione
Suscita rivolte nella pubblica opinione
Ma il pupazzo fatto di plasticone con la pussycat d'onore crea molta più informazione
Mi lavo da voi pustole con docce d'attitudine mi spengo
Poi riemergo dalle sabbie mobili del futile
Amara conclusione del mio mic
Sei la ruggine
Del nostro rogo
Solo fuliggine
Non voglio fissarmi
Obbiettivi siamo obiettivi poche prospettive esche vive e forse ne usciremo vivi
Rilassati pigliati 'sti lassativi poche regole
Pochi parametri ma tassativi
Scappi ma dove? insabbi le prove, soldi a carriole
Incise sulla pietra, solo parole bravo fai bene ragiona come un'azienda
Spendi l'utile
Nell'inutile ci si ribecca merda
È vero che ho un amico che per me si taglierebbe un braccio
Meglio lui di te che col tuo router guardi cosa faccio
Finti personaggi con addosso finte maschere
Invidiosi preferite dare adito alle finte chiacchiere
Siamo alle solite qua diceva il dottor kappa
Pensa a chiacchierare meno e a fare il doppio schiappa
Il fatto è che qui c'è un'involuzione renditene conto se perdiamo tempo
E vista in un secondo tra tastiere e buoni
Sconto, non so più che cos'affronto se lo strazio che tu chiami vita fa il suo girotondo
Raccontami chi sei e fallo senza filtri, senza storie, voglio i fatti e poi guardarti
Senza angosce o paranoie
Ancora troppo presto e qua mi danno per sconfitto ma
Alimento il conflitto pure stando zitto
Insolito cade dall'albero ed è cascato dritto, la prendo
Come legge universale, è stato scritto
Douglas senti come accelero divento Cerbero sopra un volante ai 120 qui ci stermino
In fondo siamo solo bestie è il nostro istinto me lo ripeto
Tutti con le stesse turbe ma in segreto
Discorsi sottoni condizioni critiche l'hi-fi spinge pezzoni
Che ti flasha
Ritorni alla tua vita, sempre la stessa
Non abbiamo pace
Mai l'avremo
Siamo i tuoi custodi hip hop e sai che senza te noi spariremo
Portali aperti la percezione e i tuoi difetti suona un pelo strano che mi ascolti e ti diverti
E intanto il pelatone dal casermone con mosse mediatiche
Per fare rumore non ci tranquillizzi col terrore
Non porta bene
Non ti fa stare meglio
Non è che il solito congegno e ti fa stare sveglio
Col cazzo adesso prendo a calci chi ha sempre studiato
Ed usa l'ignoranza per minimizzarci
Ti prego ascolta
Sono tornato su sta strada morta solo per averla vinta sulla mia vita contorta
Fermo che di cazzi amari ne ho una sporta
Giuro su me stesso ho sempre maledetto quella volta
Credits
Writer(s): Giancarlo Sitta
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