I macellai del cielo

Le interiora del cielo
Sanguinano pioggia
E nuvole rosse e sole
A primavera

Le loro carni morbide come la neve
Dolci come gli animali del mare
Amare
Come la sera

Le ferite del cielo
Sono ferite di uomini
In carne e ossa bianche
Da asciugare

Sono ferite delle città più vecchie
Sono storie
Memorie da scrivere
Da cancellare

I macellai del cielo
Volano su rotte
Ricurve come coltelli
Per sventrare i maiali

Prova a chiedere loro
Se lo sentono che quei maiali
Hanno pianto di bambini, di vecchie
E di ospedali

I chirurghi del cielo
Colpiscono sempre
Con precisione assoluta
Di orologi nucleari

Sbagliano solamente
Ah, sì, quando si ferma il tempo
E si fermano anche loro, come la vita
Sotto le loro grandi ali

Signore, se ci sei
Io sono qui su questa terra
Prova a darmi occhi
Di chi non vuol sapere

Oppure fammi piccino piccino
Così piccolo
Che quei grandi fuochi dal cielo
Non mi possano vedere.

Dopo due ore
Non rimase che il cielo
Appeso a strisce sanguinanti, nelle vetrine
Di botteghe affollate

Di passanti e di curiosi tristi
Altri eccitati
Che lo guardavano
Morire a puntate

Poi qualche idiota
(come sempre ce ne sono)
Alla televisione disse che i sacrifici
Portano fecondità

E il perdono degli dei
Lavano le offese e i peccati
E come un fiume
Le umane impurità

E noi ringraziamo tutti
I macellai del cielo
Che riportano la pace
Con i loro scannatoi volanti

Noi così piccoli
Con il naso all'insù
Salutiamo con la mano
L'ombra di quei giganti

Ma la carne
Rosso sangue del cielo
È carne di tutti noi
Uomini da rivoltare

Come le viscere
Di un animale al macello
Siamo noi queste storie da scrivere
Per poi cancellare

Signore di tutti i mondi
E degli animali sanguinanti
Che m'hai dato un cielo
E occhi per dover vedere

Libera il cielo di questo rumore di pioggia
Luminosa e cattiva
E che fa male
Da bere.



Credits
Writer(s): Alberto Cantone
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