Santina

Santina era molto bella
E aveva sempre nelle mani e fra i capelli
Quell'odore di polvere di caffè
Lavorava al bar della stazione
Distribuiva a ogni cliente viaggiatore
Un sorriso dolcissimo
E una speranza d'amore

Ed io che non viaggiavo
Trascorrevo lì tutta la notte
Come ognuno di loro
Che vi andavano solamente
Per poterla così vedere
E prendendola per una di quelle
Le toccavano il sedere

Santina aveva occhi limpidi
E che davano calore
Come un bicchiere di whisky bevuto in fretta
Fra le porte della notte e il vento sulla pelle
E avrei voluto rapirla e addormentarmi insieme a lei
Sopra un macchiato di stelle

Ed in fondo era una bambina
Collezionava ancora bambole, margherite e sette nani
E innamorati mai vissuti, partiti
Probabilmente ormai troppo lontani
Troppo lontani solamente per essere traditi

E verso l'alba ritornava a casa
Fra la stazione e il vecchio porto
Nella gonna stretta, per le strade malfamate
Occhi di chi non ha dormito, camminando incerta
Fra chi prendendola per una di quelle
Le faceva un'offerta

E Santina invece amava
Solamente chi le andava
E solamente per amore, per solitudine
Qualche volta per disperazione
Magari un uomo troppo stanco
Per ricordarsi al mattino ancora
Di esserle stato accanto

Santina era una scialuppa
Che consolava la notte
Di tanta, troppa gente
Gente distrutta, gente stanca, che vive inutilmente
Come le vele che si riempiono di vento
E che non gli resta niente

Io, per esempio che avrei voluto vivere
Di pietà e di niente, fare il mendicante
Il mercenario o illusionista, più tardi il pescatore
Ma non ridurmi così a vent'anni
A fare semplicemente il dottore



Credits
Writer(s): Alberto Cantone
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