Marlene

Quando un angelo muore in cielo
Suona un campanello sottile
Le sue ali che si chiudono piano
Se c'è silenzio le puoi sentire
Se sulla terra un angelo muore
Non ricordiamo chi è stato
Che per le foto che restano in giro
O per i film che avrà girato

Bianca ma bianca davvero
Da fare arrossire la luna
Quando è sera ciascuno ha sognato
Quella pelle come nessuna
E quanti si sono perduti
Sul suo nome che sa di veleno
Di poeti, assassini ed eroi
E dittatori non meno

E voglio vederti Marlene
Entrare in scena come le regine
I nostri sogni son cose da niente
Per questo ci hanno inventato il cine
Che siamo uomini piccoli piccoli
I nostri pensieri imperfetti
E per questo dobbiamo sognare
Di angeli azzurri sopra i tetti

E voglio pensare Marlene
Che tutto il tempo che è passato
Sui tuoi occhi e le tue giarrettiere
Ti avrà soltanto sfiorato
E la sera che viene ogni sera
Ti aspettiamo con quella certezza
Di chi sa che il sonno fra poco
Lo coglierà come una carezza

Ma la sera sotto il fanale
Non c'è nessuno ad aspettare
Che Marlene è fuggita, è scappata
Per non scoprirsi invecchiare
E lontana dagli occhi e dal cuore
Da ciò che il cinema riprende
Lei vede non vista la vita
Spiando dietro le tende

E in una casa di qualche città
A due passi dal mondo che vola
Lei attraversa da sola le età
Con un ricordo che non consola
E nessuno la va a trovare
Ma se qualcuno le bussa alla porta
Si chiude le orecchie e non sente
La vanità che non è morta

Ma siamo tutti come Marlene
Con la paura di restare indietro
E preferiamo fuggire, nascondere
I nostri vecchi occhi dietro un vetro
E se non ci viene più bene
Il personaggio che abbiamo amato tanto
È meglio chiuderci dietro la porta
Che consegnarci al rimpianto

E ti perdoniamo Marlene
Se la notte non ci verrai a trovare
Aspetteremo da soli la vita
Tutte le sere sotto quel fanale
Marlene era un colpo di frusta
Che segue un nome di zucchero a velo
Ora non è che una nota sbiadita
Su un pentagramma di cielo.



Credits
Writer(s): Alberto Cantone
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