Handel: Agrippina, HWV 6, Act 1: "Nerone, amato figlio" (Agrippina, Nerone)

Nerone, amato figlio; è questo il tempo,
In cui la tua fortuna
Prender potrai pe'l crine, ed arrestarla
Oggi propizio fato la corona de' Cesari ti porge
Svelo a te ciò che a tutti è ignoto ancor
Prendi, leggi! e vedrai
E ciò che la mia mente dispone
A tuo favor poscia saprai

Col duolo a cuor e con il pianto al ciglio
Questo fogli ti invio, Sovrana Augusta
Di tempestoso mar nel gran periglio
Rimase assorta l'aquila latina
E Claudio, il tuo Consorte
Nell'eccidio comun trovò la morte."
Claudio morì? Che sento?

Vuoto è il trono del Lazio
E a riempirlo per te suda mia mente
Già maturo all'impero
Del quinto lustro oggi al confin sei giunto
In questo dì fatal voglio che Roma
Cinga il Cesareo allor alla tua chioma

Che far degg'io?

Senti! Occulta quanto sai
L'alterigia deponi, umil diventa
Va tra le turbe, e con modesto ciglio
Ogn'uno accogli
A' poveri dispensa l'or, che nascosto tieni
Commisera il lor stato, e s'hai nel cuore
O senso di vendetta o stimolo d'amore
Copri l'un, l'altro cela
E non fia grave la finzione all'interno
Se vuoi regnar, i tuoi desir correggi
Che al desio di regnar cedon le leggi

I tuoi saggi consigli ogn'ora
Mi saran, madre, si scorta

Vanne, non più tardar! pronto disponi
Quanto dettò il mio amore
Un momento perduto talor di grandi imprese
è distruttore



Credits
Writer(s): Yuichiro Oku, George Frideric Handel
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