Handel: Agrippina, HWV 6, Act 1: "A' cenni tuoi sovrani" (Pallante, Agrippina)

A' cenni tuoi sovrani ecco il fido Pallante
(Mesta il bel volto asconde,
E pensierosa a me nulla risponde?)
Alla tua legge, Augusta, hai prove del mio cor
E tu ben sai quanto fido egli sia, quanto
Costante

Ah Pallante! Pallante!

E per chi mai Agrippina sospira?
A toglier le tue pene vorrei esser bastante

Ah Pallante, Pallante!

(Che favellar è questo? ardir, ardire!)
Il tuo Pallante io sono, son quel
Ch'alle tue voglie ha pronto il core

Il core!

Sì, sì, il cor, o Regina
E con fido cor ciò che t'aggrada

Sì, sì, t'intendo, sì: col cor la spada

La spada, il braccio, e l'alma

Le tue offerte aggradisco

Ah, se permesso fosse mai di parlar?

Parla, discopri!

Lo temo

Non temer. (Arte s'adopri)

È gran tempo ch'io nutro ardor
Che mi divora, ma il rispetto

Non più! dicesti assai

Lo chieggio dell'ardir, bella, condono

Ti basti ch'io t'intesti, e ti perdono
Il dir di più riserba ad altro tempo
Pallante, a te sia noto
Ciò che ad ogni altro è ascoso
È morto Claudio

Claudio!

Alle milizie, al popolo s'aspetta
Di stabilir del successor la sorte
Tu vanne al Campidoglio, i parziali aduna
E all'or che farò nota, di Cesare la morte
Tosto Nerone acclama
Se mio figlio è regnante
Con Agrippina regnerà Pallante



Credits
Writer(s): George Frideric Handel
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