Amici miei

Cinque secoli prima della crocifissione di fama epocale
La Grecia commerciale priva del dispotismo orientale
Potenza navale sconfitte le flotte persiane per mare
Sconvolta da lotte interne fu il clima ideale
Per la nascita di quella disciplina razionale
Che parte dal dubbio e non dal dogma soprannaturale
Che ricerca il dialogo creando una sfida verbale
Fra i diversi pretendenti del solo vero ideale
È l'amico della saggezza non colui che la possiede
Che sa di non possederla e questa è la sua sola fede
Il suo nome è Socrate che noi incontriamo come un mito
Nell'opera di Platone suo discepolo ed amico
E non è forse ogni filosofo un amico di Platone?
Forse anche chi ne ha rovesciato ogni concezione
Io un po' come Machiavelli gioco con gli amici vivi
Poi coi libri dialogo con gli altri amici: gli antiqui
Ma l'amicizia cristiana fratellanza e pacifismo
Ci ha distolto da quella dei greci e dal loro agonismo
Come Socrate ed il suo nuovo erotismo
L'uomo più brutto che si fece bello del proprio razionalismo
Ma ai simposi gli amici affogavano sempre nell'alcol
Solo Socrate anche da ubriaco rimaneva saldo
E puntava in alto fuori dalla caverna
In cui avrebbero ammazzato pur di non sapere la verità esterna
E fu così che Platone perse il suo amico
Mentre una democrazia uccideva il suo intelletto più riuscito
Come un carro guidato solo da bestie
Come corpi ribaltati che camminan sulle teste
Il motivo per cui Socrate non teme di morire
È perché se dopo c'è il nulla, il nulla non può far soffrire
Ma siccome il corpo invecchia mentre ascende la ragione
Non è forse una liberazione dal corpo-prigione?
E chi ha sempre più ragione morendo la manterrà
Forse per sfidare i saggi defunti che abitano l'aldilà
Egli accettò la sentenza del suo processo
E non volle umiliarsi con arringhe sofistiche
Ed agli amici tristi che volevan farlo uscire di prigione
Lui spiegò che era meglio il decesso che una vita nella trasgressione
Questa è la storia ufficiale ossia quella con la morale
Per chi non riesce a andare al di là del bene e del male
Mentre un giorno quel baffone ci spiegò
Che Socrate amò morire perché a quella vita aveva detto no
Quella vita rimossa dai moralisti
Che vive con la potenza espressa nelle teorie dei sofisti
Come Callicle che sa che la legge è contro natura
E serve ai deboli per addomesticare la volontà pura
E dura che in quanto tale è fatta per dominare
E la sua gioia è liberarsi dalla morale e creare
Ciò Platone lo ha ritratto con maestria
Ma se solo avesse visto i Sofisti del 2000 dopo Cristo
Avrebbe amato i suoi vecchi nemici valutando il rischio
Che corre in questo periodo la nostra amica Sofia



Credits
Writer(s): Stefano Mularoni
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