Savastin

Quante emozioni ho dentro stasera
Forse ossessioni di un tempo che ancora
Rimbalza mi sfiora come l'arco la viola
O l'incertezza della primavera

Ricordo momenti di sguardi e tormenti
Oltre i confini di un isola intera
Poi venne sera e un nodo in gola
Per l'incertezza di vederti ancora

Ma io rimango qua
E non riesco a decifrare poesie o inganni
E non so se per cinismo
O per la solita innocenza dei vent'anni
Seduto nel cortile
Su uno spigolo di prato
Tra la gente che mi guarda
E l'ipocrisia del vento
Che prima soffia e poi svanisce in un momento
Il tuo ricordo il mio inverno

Sognare parole da maledire
E non capire se è un sogno che ancora
Rimbalza mi sfiora come una mano colora
O un incertezza di vecchia memoria

Ma io rimango qua
E non riesco a decifrare poesie o inganni
E non so se per cinismo
O per la solita imprudenza dei vent'anni
Seduto nel cortile
Su uno spigolo di prato
Tra la gente che mi guarda
E l'ipocrisia del vento
Che prima soffia e poi svanisce in un momento

Seduto nel cortile
Su uno spigolo di prato
Tra la gente che mi guarda
E l'ipocrisia del vento
Che prima soffia e poi svanisce in un momento
Il tuo ricordo il mio inverno



Credits
Writer(s): Francesco Anselmo
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