Avrà i tuoi occhi
Ed infine il tetto ha ceduto nel momento in cui
Tu eri li presente, fermo come un gigante di carta
Cosa dire del tempo che spezza le ossa e piega la faccia
Di un'ombra suicida sul litorale di Ostia?
Con gli anni ci sarebbe andata bene anche la sabbia
Senza un castello trovar qualcuno a cui potere dare la corona
Bastava fosse alto abbastanza
Non ci togliesse la vista sulla tua estate in spiaggia
Vedi! Guarda! Ormai è quasi ora!
Cosi spingi via i tuoi occhi rossi
Ma se sei il primo che lascia, dimenticando la porta aperta
Cosi che il freddo conquisti la stanza
Il tuo paese che non ti assomiglia
Dove chi cresce non trova aria, annega in un bicchiere senz'acqua
Dove il dolore di qualcuno la buona novella
O l'abitudine che tanto poi passa
Cosi spingi via i tuoi occhi rossi, mettiti l'anima in pace dai
Che qui non volervi neanche venirci!
Più forte delle onde che sbattono, chiedevamo scusa per la nostra fretta
A chi ci aveva tolto il pane di bocca lanciando sassi da una finestra
Cosa che non pareva certa, cosa ormai detta, persa nell'aria
Ed avevamo regole per una buona convivenza
Cambiavano veloce dal mattino alla sera
Non saremmo stati mai più come prima
Cresce chi è rimasto qui, cresce senza lacrime in cui affogare
Confuso dentro troppi premi senza vincitore
Distratto da quel telefono che suonava da ore
Cosi spingi via i tuoi occhi rossi, mettiti l'anima in pace dai
Che qui non volevi neanche
Viverci
Tu eri li presente, fermo come un gigante di carta
Cosa dire del tempo che spezza le ossa e piega la faccia
Di un'ombra suicida sul litorale di Ostia?
Con gli anni ci sarebbe andata bene anche la sabbia
Senza un castello trovar qualcuno a cui potere dare la corona
Bastava fosse alto abbastanza
Non ci togliesse la vista sulla tua estate in spiaggia
Vedi! Guarda! Ormai è quasi ora!
Cosi spingi via i tuoi occhi rossi
Ma se sei il primo che lascia, dimenticando la porta aperta
Cosi che il freddo conquisti la stanza
Il tuo paese che non ti assomiglia
Dove chi cresce non trova aria, annega in un bicchiere senz'acqua
Dove il dolore di qualcuno la buona novella
O l'abitudine che tanto poi passa
Cosi spingi via i tuoi occhi rossi, mettiti l'anima in pace dai
Che qui non volervi neanche venirci!
Più forte delle onde che sbattono, chiedevamo scusa per la nostra fretta
A chi ci aveva tolto il pane di bocca lanciando sassi da una finestra
Cosa che non pareva certa, cosa ormai detta, persa nell'aria
Ed avevamo regole per una buona convivenza
Cambiavano veloce dal mattino alla sera
Non saremmo stati mai più come prima
Cresce chi è rimasto qui, cresce senza lacrime in cui affogare
Confuso dentro troppi premi senza vincitore
Distratto da quel telefono che suonava da ore
Cosi spingi via i tuoi occhi rossi, mettiti l'anima in pace dai
Che qui non volevi neanche
Viverci
Credits
Writer(s): Andrea Pezzotta
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2024 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.