Un Addio

Sento che manchi lo spazio che arretra
Pezzi che perdo contro l'atmosfera, nuova primavera
Per dirti addio, tu che stravolgi
Nastri riavvolgi i vissuti nostri

Saremo una storia che gli altri raccontano
Legami profondi, abissi profondi che quasi ci inghiottono
Restare impassibili dentro glaciali, destini incrociati guerre tribali
Radice che affonda tempo lontano, sotto gli strati noi conturbati
Spesso turbati da ciò che proviamo. Io che non digito lato umano
L'ordine rigido che di consueto non vediamo
Sa che c'è un lato che non vediamo
Oltrepassiamo barriere erette, pregiudizi, nuovi supplizi
Qualcuno che spiega come capirsi, questi capricci
Pioggia che batte sopra gli infissi, non so dirti

Sento che manchi lo spazio che arretra
Pezzi che perdo contro l'atmosfera, nuova primavera
Per dirti addio, tu che stravolgi
Nastri riavvolgi i vissuti nostri

Incrociati come traiettoria poi riparati sotto una tettoia
Abbiamo riso d'istinto, giornata buona convinto
Gli altri che siamo lo spazio attorno tra l'imbarazzo comune
Leggeri piume, poche torture, queste strade lagune piene
Luna piena citazione, com'era
Vettura piena ci siamo spinti nel fitto quindi
Quello che trovi lo appendi
Scritto libri interi, nuovi cimeli
Hai detto vieni ed io volentieri, torniamo a piedi
Quello che volevi non so dirti come lo spieghi, adesso

Sento che manchi lo spazio che arretra
Pezzi che perdo contro l'atmosfera, nuova primavera
Per dirti addio, tu che stravolgi
Nastri riavvolgi i vissuti nostri



Credits
Writer(s): Sebastiano Milluzzo
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