GIORNATE NERE

Esserre
É il quarto disco
Coi più veri di bareggio
Willy zaghe
Sicuramente non marco

Faccio rime da una vita per provare a stare bene
Ho vissuto troppe vite ma dove non mi conviene
Vivo nelle matite tipo sangue nelle vene
Un patto con la grafite tiene in vita certe sere
Guardo un padre abbraccia il figlio mentre io piango le lacrime
Dentro un ripostiglio sto scrivendo queste pagine
Quando voglio un consiglio sai che vengo alla tua lapide
Quando chiudo gli occhi ho riflessa la tua immagine
Passo giornate a bere dopo piango notti intere
Passo giornate nere siamo ridotti a tacere
Un passo detto falso sai può aiutare a cadere
Frate e l'odio qua prevalso non per sbaglio fa barriere
Sta notte niente sonno parlo solo col mio inconscio
Sono mesi che non sogno anni che mi disconosco
Quattro dischi tuoi non fanno mezzo disco nostro
Per i nostri contenuti qua non ci basta l'inchiostro

Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere
Prima che la vita mi metta a tacere
Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere

Non parlarmi di rieducazione
Che sono uscito solo con un paio di ciabatte nuove
Vedo il mare ma solo al bancone
Vedo solo il mio vicino dal balcone
L'orizzonte
Si fonde con l'asfalto
Ed il cielo ha il colore dei palazzi
Io che credo ancora nei miei sogni
Sto collezionando ancora sassi
I miei amici operai e camerieri
Poveri s****** e magazzinieri
Meglio dei tuoi amici infami veri
La nuova stagione di carabinieri
E se ti chiedono chi è stato
Tu rispondi sicuramente non Marco
E io sarò salvato
Trascendo il tempo e le rime sopra il quarto

Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere
Prima che la vita mi metta a tacere
Troverò la cura per giornate nere
Troverò la cura per giornate nere

Battaglie vinte sconfitte
La vita è come un film però non sempre la dirige Steven Spielberg
Potessi forse gli avrei dato io due dritte
Rigirerei le scene di quando avevo le fitte al cuore
E non per una tipa o per amore
Ti parlo di dolore di perdita di colore
Di quando non bastava un cannone sul balcone
Di quando il trip è bad e si sconsiglia il cartone uaglione
Riconosci il vero nella mia iride
Sta vita prende a schiaffi e da solo carezze timide
Non sono in testa in billboard ne ho i broda nel gruppo bildemberg
Sto ancora con chi in testa ha le pare e prova a sconfiggerle
I miei panni non li prendono in resell
Lotto ancora coi fantasmi mica gioco a Splinter Cell
Per quei c**** di bruciori qua non basta un Canadair
Prego per giorni migliori mentre do un bacio a ma mère

In quel paese
Di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto
Gli onesti erano i soli a farsi sempre gli scrupoli
A chiedersi in ogni momento cosa avrebbero dovuto fare



Credits
Writer(s): Samuele Mario Billé, Marco Spezia, William Gheza
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link