Giù le mani da Caino
Una voce poco fa ha definito la giustizia come "legge applicata per vendetta"
E se è quella del popolo è di Dio ed io la fischio dal loggione come stecca,
Perché di 'sto tenore non si può contrabbandare per parola del Signore. Punto
M'iro e faccio fuoco e fiamme se mi guardo in giro
Togliere il respiro a un uomo chiuso in una cella è solamente un assassinio
Che cela il suo mandante nel diritto e complica il delitto
Circondandosi di complici che ammaccano il grilletto stando zitti
Cui garantisce un alibi da vittime
Costrette a uccidere per auto-difesa e usate come pesi sopra al piatto dell'accusa
Ma il gioco, lo conosco, è da villani, e puoi pure strofinartele per mesi, le tue mani restan sporche
Come le coscienze di chi ancora ti sostiene
Mentre erigi forche come fossero altalene e poi ci appendi le persone
Le lasci penzolare come stracci stesi al sole
Le asfissi in una stanza, o gli inietti una sostanza dentro al cuore
O glielo fai scoppiare da un plotone
La carne ai ferri è la tua vera religione e cerchi un capro nero
Lo pascoli in un cimitero e poi lo immoli su un altare in remissione dei peccati
Ma di lui non hai memoria, perché è solo un altro morto della storia
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo,
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine,
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile
Le favole che ti raccontano fin da bambino ti deformano
T'illudi d'essere infallibile perché fai numero
Ma non t'accorgi che la tua opinione la raccolgono soltanto quando ai vertici fa comodo
Muovono la tua coscienza sopra a una scacchiera
Pedina bianca tu difendi una regina nera che divora vite umane
In ogni direzione mentre tu chiudi gli occhi ed apri la bocca come il pescecane
Bruci ossigeno vitale per me e per te
Dicendo cose che non stanno in piedi neanche se le impali
Ripeti formule contraddittorie sempre uguali fin dai tempi di Mosé
In più ritieni il computo di occhi, denti, mani e piedi dispari
Carcere ed ergastoli non bastano, non ti soddisfano
Vorresti morto ogni fottuto criminale, da additare come esempio da evitare
Ma ancora non è nato il delinquente che veda nella pena della morte un deterrente
E spesso capita di fare fuori un innocente come niente
E questo me lo chiami "un incidente"?
Boia dal cappuccio trasparente vivi nell'anonimato
Immune dal peccato, signore incontrastato della tua mediocrità
Orfano del dubbio, testa nella sabbia: vittima della tua stessa rabbia
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo,
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine,
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile...
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo,
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine,
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile...
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo,
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine,
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile...
E se è quella del popolo è di Dio ed io la fischio dal loggione come stecca,
Perché di 'sto tenore non si può contrabbandare per parola del Signore. Punto
M'iro e faccio fuoco e fiamme se mi guardo in giro
Togliere il respiro a un uomo chiuso in una cella è solamente un assassinio
Che cela il suo mandante nel diritto e complica il delitto
Circondandosi di complici che ammaccano il grilletto stando zitti
Cui garantisce un alibi da vittime
Costrette a uccidere per auto-difesa e usate come pesi sopra al piatto dell'accusa
Ma il gioco, lo conosco, è da villani, e puoi pure strofinartele per mesi, le tue mani restan sporche
Come le coscienze di chi ancora ti sostiene
Mentre erigi forche come fossero altalene e poi ci appendi le persone
Le lasci penzolare come stracci stesi al sole
Le asfissi in una stanza, o gli inietti una sostanza dentro al cuore
O glielo fai scoppiare da un plotone
La carne ai ferri è la tua vera religione e cerchi un capro nero
Lo pascoli in un cimitero e poi lo immoli su un altare in remissione dei peccati
Ma di lui non hai memoria, perché è solo un altro morto della storia
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo,
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine,
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile
Le favole che ti raccontano fin da bambino ti deformano
T'illudi d'essere infallibile perché fai numero
Ma non t'accorgi che la tua opinione la raccolgono soltanto quando ai vertici fa comodo
Muovono la tua coscienza sopra a una scacchiera
Pedina bianca tu difendi una regina nera che divora vite umane
In ogni direzione mentre tu chiudi gli occhi ed apri la bocca come il pescecane
Bruci ossigeno vitale per me e per te
Dicendo cose che non stanno in piedi neanche se le impali
Ripeti formule contraddittorie sempre uguali fin dai tempi di Mosé
In più ritieni il computo di occhi, denti, mani e piedi dispari
Carcere ed ergastoli non bastano, non ti soddisfano
Vorresti morto ogni fottuto criminale, da additare come esempio da evitare
Ma ancora non è nato il delinquente che veda nella pena della morte un deterrente
E spesso capita di fare fuori un innocente come niente
E questo me lo chiami "un incidente"?
Boia dal cappuccio trasparente vivi nell'anonimato
Immune dal peccato, signore incontrastato della tua mediocrità
Orfano del dubbio, testa nella sabbia: vittima della tua stessa rabbia
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo,
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine,
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile...
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo,
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine,
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile...
Tieni giù le mani da Caino: sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo,
Predichi giustizia e poi razzoli nel crimine,
Arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile...
Credits
Writer(s): Francesco Di Gesu'
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